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Campi Rom, sul piatto 5 milioni dal Campidoglio per la sicurezza

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Campi nomadi a Roma

I campi roma a Roma sono in condizioni di estremo pericolo. Questa era stata la comunicazione di qualche tempo fa da parte dei tecnici capitolini che hanno così avvertito per l’ennesima volta il Comune, facendo intendere che la situazione è ormai arrivata al limite. Per far fronte alla problematica, sarebbe pronto un investimento da circa 5 milioni di euro per la messa in sicurezza di tali zone, in cui ci sono allacci abusivi, impianti elettrici sovraccarichi e non a norma, e dove le famiglie che ci vivono dentro, da sempre, sono costrette ad accendere fuochi, roghi, oppure impiegare bombole a gas e stufe pericolose per poter far fronte alle dure e rigide notti invernali. Una situazione critica, ”esplosiva”. 

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Roma: 5 milioni per mettere in sicurezza i campi rom

Il possibile investimento deriva da una delibera che passerà al vaglio della giunta capitolina nelle prossime settimane. Il dettaglio, inoltre, è emerso nel corso della commissione Trasparenza di Roma, presieduta dal consigliere di Fratelli d’Italia, Federico Rocca. “È al vaglio dell’amministrazione e della giunta la proposta di un intervento da circa 5 milioni di euro per lavori di messa a norma” dei campi rom “che parta degli impianti elettrici”, queste le parole che ha usato Ernesto Dello Vicario, il dirigente del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu).

Situazione critica e altamente pericolosa: gli interventi

Come anticipato, il possibile provvedimento arriva all’indomani delle continue segnalazioni da parte del dipartimento Lavori Pubblici, che senza mezzi termini qualche tempo fa aveva detto che “tutti i villaggi della solidarietà di Roma Capitale sono inagibili”. Dunque, tutti e 5 i milioni, eventualmente, serviranno per poter procedere con i lavori di messa a norma delle condizioni strutturali delle zone, soprattutto degli impianti elettrici esterni, le linee principali, così come di quelli interni ai diversi moduli abitativi. E poi parte delle risorse le si dovranno impiegare anche per la valutazione del rischio antincendio e installazione di presidi e impianti antincendio. E ancora: rifacimento degli impianti idrici e fognari, messa a norma e ripristino delle aree esterne per poter impedire un altro fenomeno dilagane nelle zone, cioè quella dello sversamento illecito dei rifiuti. Ad ogni modo, come dichiarato anche da Robeto Gualtieri la situazione è attenzionata: ” “Ci stiamo lavorando”.

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