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Cortina, rissa tra romani in discoteca: minorenni pestati a sangue, gli aggressori ai lavori sociali

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Cortina d'Ampezzo

Alla fine, hanno ammesso i loro reati, e così verranno assegnati ai lavori socialmente utili. Sono i tre ragazzi 21enni, romani, che lo scorso Capodanno avevano pestato di botte due concittadini di soli 15 anni all’interno della discoteca Janbo, a Cortina d’Ampezzo. La notizia è riportata anche da il Messaggero. 

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Pestati e picchiati durante il Capodanno a Cortina

I tre ragazzi hanno, pertanto, chiesto la sospensione del processo per messa alla prova, come si dice. La misura in questione, nel dettaglio, è una disciplina prevista dalla legge Cartabia che dà la possibilità all’imputato di chiedere di essere sottoposto a un periodo di prova, con contestuale sospensione del procedimento, e in caso di esito positivo ottenere l’estinzione del reato in discussione. Per farla breve, grazie a tale misura, ecco che i tre ragazzi, il cui comportamento aggressivo ha impressionato davvero tutti gli astanti che erano presenti quel giorno, se la caveranno con lavori di pubblica utilità.

I lavori socialmente utili: ”serviva procedimento penale”

Una pena che è stata definita non esemplare dal legale delle vittime, Maurizio Paniz. Come lui stesso ha dichiarato: ”Oggi abbiamo la conferma di tutti e tre gli indagati/imputati che ammettono i fatti così come contestati e chiedono di poter essere ammessi ai lavori socialmente utili. Al termine di questo percorso la vicenda penale finirà come previsto dalla legge Cartabia – spiega dunque Paniz – Una riforma che non condivido perché rende molto più semplice il percorso per le parti che si sono rese responsabili di fatti gravi. Invece, da un punto di vista educativo, un procedimento penale sarebbe servito molto di più”.

La ricostruzione della dinamica

La ricostruzione della dinamica, così come effettuata dalla Procura di Belluno, è stata fin troppo chiara: uno scontro di romani contro romani. Le indagini portate avanti, inoltre, non pare diano margini di dubbio: pare no si sia trattato di una rissa, ma di una aggressione vera e propria. Dalla ricostruzione ufficiale, si evince come il primo a sferrare il suo assalto sul volto delle vittime sia stato proprio uno dei tre ragazzi 21enni responsabili dell’aggressione. Un pugno così forte da far cadere a terra il 15enne colpito. E poi, il pestaggio non si è fermato: addirittura tutti e tre sarebbero poi saltati addosso alla vittima colpendola con calci e pugni.

Lesioni gravi e delicati interventi chirurgici 

Le conseguenze sono state devastanti: lesioni personali gravi consistite in una ferita lacerocontusa del dorso nasale e una frattura comminuta e scomposta delle ossa del naso e del setto nasale. Poi, dopo aver tentato di colpire il compagno del 15enne, sempre il 21enne del primo pugno, avrebbe anche lanciato una “glacette” in acciaio in pieno volto contro di lui, provocandogli lesioni personali gravi al labbro e al naso consistite in frattura scomposta della spina nasale anteriore con deviazione a sinistra. Le ferite riportate continuano a richiedere interventi medici costosi e delicati dal punto di vista chirurgico. 

(Foto in copertina dalla pagina Facebook Cortina D’Ampezzo)

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