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Lavori a Termini bloccati dal Tar: il giudice dà ragione agli ambulanti che non vogliono spostarsi

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Accolto il ricorso al Tar dei venti commercianti ambulanti limitrofi alla stazione Termini. Lavori compromessi.

Così verranno parzialmente compromessi i lavori di riqualificazione delle aree attorno alla stazione Termini. La scorsa settimana il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso dei venti ambulanti situati nelle vicinanze della stazione. Nonostante stessero concertando con il I Municipio una soluzione alternativa, i commercianti hanno puntato i piedi e il Tar ha dato loro ragione. Ora i lavori saranno parzialmente compromessi; ad esempio non potrà essere rifatto il manto stradale con la loro presenza.

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Una analisi prefettizia ha certificato i problemi di sicurezza. Ma loro non si spostano

Rimarranno dentro al cantiere di piazza dei Cinquecento e i lavori subiranno ritardi e modifiche. Una analisi della Prefettura ha ravvisato problemi di sicurezza, rispetto alla loro presenza nell’area. Ma i commercianti, pur avendo avviato un confronto con il I Municipio, in ordine alle eventuale postazioni alternative durante i lavori, non intendono spostarsi da quelle attuali. Il Tar ha dato loro ragione, decidendo per la sospensiva rispetto alla ricollocazione dei venti banchi. Le conseguenze sono presto dette: con la loro presenza non si potrà rifare anche solo il manto stradale. Amareggiato Jacopo Scatà, Assessore al Commercio presso il I Municipio romano. E dice a Il Messaggero: “È sorprendente assistere a tutto questo. Il cantiere è ormai pronto a partire, è questione di giorni ma nonostante questo gli ambulanti non hanno accettato la ricollocazione da noi proposta e pur avendoci chiesto di analizzare una loro alternativa hanno presentato ricorso al Tar ottenendo la sospensiva“.

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Secondo l’Assessore Scatà gli ambulanti avrebbero fatto il doppio gioco

I venti banchi sono disposti su via Giolitti, via Einaudi, via Gioberti, via delle Terme di Diocleziano e largo Villa Peretti. L’assessore sostiene di aver proposto una soluzione alternativa su via Castro Pretorio, presso la Biblioteca Nazionale. Rifiutata la proposta, sarebbe stato chiesto agli ambulanti di elaborare loro una alternativa. “Ce l’hanno presentata chiedendo dei posteggi principalmente in via Cavour e stavamo valutando, ma nonostante una trattativa in corso hanno presentato ricorso al Tar che ha sospeso il nostro provvedimento. E, ripeto, lo trovo sorprendente“, dice Scatà. Il delegato al Commercio promette comunque battaglia: “L’Avvocatura sta valutando se presentare ricorso al Consiglio di Stato o chiedere anticipatamente le motivazioni al Tar, di certo il cantiere per il rifacimento di piazza dei Cinquecento partirà“.

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