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Omicidio Diabolik, truffava i clan con il suo metodo: ”Era diventato molto fastidioso”

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Omicidio Diabolik

Omicidio Diabolik. L’amico fraterno albanese di Fabrizio Piscitelli, P.B., detto Titi, aveva già previsto che prima o poi Diabolik sarebbe stato freddato, a causa delle sue ”prepotenze”. Prepotenze che gli sarebbero costate la vita: ”Diabolik è una bomba che cammina”, diceva nel 2018. E poi: ”Ha fatto i torti a mille persone lui. Lo faceva sempre… era troppo attaccato ai soldi – dice in un’intercettazione – Era diventato molto fastidioso, metteva troppe multe (interessi, ndr) alla gente e questo non va bene per sempre”, come riporta anche il testo di Repubblica. 

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Omicidio Diabolik: il suo ”metodo” non era gradito

Ma non è l’unica testimonianza in tal senso. Anche il marito della figlia spiega che il suocero voleva comandare su tutti. Inoltre, si sentiva forte, perché dietro ”aveva molte persone”- il riferimento è agli Irriducibili della Lazio. Da una parte questo appoggio che lo faceva sentire forte, dall’altro l’alleanza e l’amicizia con gli albanesi. In aggiunta, a quanto pare, non di rado di intrometteva in contenziosi tra gruppi criminali per risolverli senza spargimenti di sangue, ad un prezzo però: il 50% delle somme contese. Il genero di Piscitelli osserva: ”Questo gioco glielo fai a uno, glielo fai a due, glielo fai a tre, glielo fai a quattro..ad Ostia mandava la cosa (la droga, ndr) solo a chi voleva. Il “metodo Diabolik” non è per niente gradito e accolto nell’ambito delinquenziale”.

Il giorno del suo omicidio voleva riscuotere un debito da 300mila euro

E poi, ci sono le ulteriori conferme di un altro amico. R.P., a cui tra l’altro Diabolik aveva fatto il testimone di nozze. Sui motivi del contrasto tra Piscitelli e il Miliardero, spiega: ”C’hanno i miliardi… te metti a fà quelle cose. Alla fine è ito ad ammazzà quello. Ahò, guarda, è stato lui. Chi te pensi, chi è stato? Eh, io lo sapevo… è stato lui ad ammazzà Diabolik. Te lo dico io. Non è stato lui materialmente, ma è stato lui”. In realtà, però, per il Miliardero, inizialmente sospettato, poi, la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione. Tuttavia, quello che emerge dalle indagini condotte in tale direzione, è che Diabolik, il giorno del suo omicidio, doveva riscuotere il debito da 300mila euro che proprio il Miliardero aveva con il suo amico albanese P.B., nonostante questi gli aveva detto di lasciare perdere perché in buona parte estinto. Nel giorno del 7 agosto 2019, prima di uscire dall’ufficio del suo commercialista, Piscitelli diceva: ”Devo andare via perché magari questi 30 me li porta”.

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