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Roma, controlli rafforzati alla Stazione Termini: la direttiva di Piantedosi per la sicurezza

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Stazione termini, sicurezza: la direttiva di Piantedosi

Roma. Sicurezza è certamente una delle parole chiave della destra la Governo, e intensificare le attività di controllo nelle zone più sensibili, soprattutto quelle adiacenti alle stazioni ferroviarie di Roma, Napoli e Milano diventa una priorità.

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La stretta sui controlli, la direttiva da Piantedosi

Questa, infatti, è l’indicazione contenuta in una direttiva inviata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e inoltrata nelle ultime ore ai prefetti delle tre città per assicurare “una presenza rafforzata e visibile delle forze di polizia” e quindi garantire “una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa”.

Le stazioni delle città e le aree adiacenti diventano osservate speciali

Scendendo più nel dettaglio, le indicazioni fornite da Piantedosi ai prefetti prevedono delle integrazioni ai piani di controllo che vengono coordinati da parte delle forze dell’ordine nei rispettivi territori. Nelle aree adiacenti le stazioni, dunque, le forze di polizia dovranno attivare concretamente dei dispositivi specifici di vigilanza con l’obiettivo di metterle maggiormente in sicurezza. Ricordiamo che la Stazione Termini è una delle osservate speciali, soprattutto in relazione al cruento accoltellamento di qualche tempo fa della turista israeliana. I controlli e il loro rafforzamento erano già stati intensificati, ma ora arriva un’ulteriore stretta per concretizzare i risultati ottenuti. Infatti, la recente direttiva è stata inoltrata proprio in base ai risultati già ottenuti attraverso le cosiddette operazioni di interforze ad “alto impatto” realizzate a partire dallo scorso 10 gennaio 2023.

La comunicazione dal Viminale

“Si tratta – comunicano dal Viminale – di servizi straordinari di controllo del territorio che hanno visto l’impiego di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Polizia locale e il concorso di altri enti (asl, ispettorati del lavoro, aziende municipalizzate), ed hanno consentito di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità”.

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