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Roma, ritorno in classe senza mille docenti per oltre 300mila studenti

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Il ritorno a scuola degli studenti nel Lazio e a Roma, criticità ad Ostia e dichiarazioni dei politici comunali.

Un ritorno in classe che ha riguardato circa 700mila studenti nel Lazio, di cui 310mila solo a Roma. Ma la riapertura delle scuole coinvolte anche gli insegnanti; sono 75.500 solo nella nostra Regione. Il numero dei docenti, nonostante qualche criticità, è rimasto immutato. È comunque grazie all’Ufficio Scolastico Regionale che si è potuto iniziare l’anno senza problemi. Tutte le cattedre sono state assegnate; un migliaio di insegnanti però hanno rinunciato. Sono da sostituire, infatti sono stati nominati dei supplenti che resteranno in carica fino a quando la graduatoria non scorrerà. Dovrebbero comunque entrare la prossima settimana.

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Ad Ostia però si torna alla didattica digitale integrata

Una criticità momentanea, a causa di un infestazione di roditori, per le seconde e terze classi della secondaria di primo grado della scuola Stella Polare di Ostia. Il plesso fa parte dell’istituto comprensivo Mar dei Caraibi; qui 230 studenti sono dovuti tornare momentaneamente alla didattica digitale. L’11 settembre scorso la preside Monica Bernard aveva appurato la presenza dei topolini. Unica soluzione rinviare l’apertura in attesa della derattizzazione da parte del Municipio X. Ma non è andato tutto liscio rispetto alla disinfestazione; infatti sarà necessario attendere ancora per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

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Gli auguri del Campidoglio

“Con la prima campanella dell’anno iniziano sempre nuove avventure di amicizia, di apprendimento, di vita“, ha dichiarato l’assessore alla scuola presso il Campidoglio Claudia Pratelli. Aggiungendo che: “Ecco perché, accanto ai servizi essenziali e alle attività di inclusione sociale, proviamo a fare la nostra parte per rendere questa avventura sempre più completa“. Per la delegata della Giunta sarà fondamentale vivere la scuola tout court, anche il pomeriggio. E poi “la mappa della città educante per spalancare le porte delle istituzioni culturali alle bambine ai bambini, i viaggi della memoria ed iniziative culturali per rafforzare le attività didattiche“.

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