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Roma, centinaia i volontari in partenza per l’Emilia Romagna per aiutare gli alluvionati

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protezione civile latina

Roma. Sono ore importanti, decisive per alcuni cittadini della Capitale: proprio in questo momento, infatti, in molti stanno facendo i bagagli, rifornendosi di tutte le attrezzature necessarie per poter affrontare la catastrofe incredibile che si è abbattuta durante la settimana in Emilia Romagna. Alluvioni, esondazioni, alberi e strade allagate: il contesto è davvero molto critico. 

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I volontari in partenza da Roma per l’Emilia Romagna

Insomma, sono in centinaia i volontari della Protezione Civile di Roma, così come degli altri comuni della Regione che si stanno mobilitando per poter raggiungere i siti di maggiore emergenza, quei luoghi in cui gli anziani sono rimasti, ad esempio, bloccati nelle loro abitazioni dopo la grande alluvione registratasi lo scorso 16 maggio, e che proprio in questi giorni stanno rimanendo senza scorte, senza acqua né cibo. Tantissimi anche gli sfollati che hanno bisogno di una mano per poter andare avanti e resister in questi giorni difficili. Da tempo, ormai, moltissime persone stanno spalando acqua e fango per liberare il liberabile. Oltre ai volontari consueti, anche i tecnici, gli assistenti sociali, gli agenti di polizia che stanno per partire verso i Comuni in difficoltà. 

Il piano per aiutare gli alluvionati

“Stanno per raggiungere i nostri concittadini i migliori volontari che abbiamo su Roma”, ha spiegato, di recente, il direttore del dipartimento protezione civile del Comune di Roma, Giuseppe Napolitano. Le prime partenze sono previste proprio per domani, domenica 20 maggio 2023. Saranno in 40 i primi volontari, e ogni quattro giorni, poi, ci sarà un’alternanza con i gruppi successivi che si alterneranno, e che potranno essere anche più numerosi. Lo scopo non è arrivare in massa, ma garantire continuità nel tempo, come ha precisato Napolitano, parafrasando le sue parole. Il tutto, poi, è coordinato dal dipartimento nazionale di protezione civile e l’agenzia regionale coordina le attività di volontariato di Roma Capitale e della Regione. C’è davvero tanto da fare: drenare l’acqua, rimuovere il fango, ma, soprattutto, cercare le persone disperse di cui ancora non si hanno notizie. 

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