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Vaccino antinfluenzale, effetti collaterali e quando conviene farlo

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Di effetti collaterali se n’è parlato molto riguardo al vaccino anti covid. In particolare riguardo ai casi di trombosi del farmaco prodotto da Astrazeneca, che portato anche alla sospensione delle iniezioni per questo tipo di preparato. Ora, con l’inverno, si torna invece a parlare un altro tipo di vaccino: quello antinfluenzale. Anche in questo caso ci possono essere quelle che i medici chiamano “reazioni avverse”. È bene quindi conoscere quando si possono manifestare e cosa bisogna fare nel caso in cui si verifichino. 

Effetti collaterali vaccino antinfluenzale, quando si verificano?

Le reazioni locali (es. dolore al braccio) si manifestano di solito entro i primi giorni successivi alla vaccinazione. Diverso è il caso delle reazioni sistemiche: come malessere, febbre e mialgie. Queste si possono manifestare generalmente entro 6-12 ore dalla somministrazione del vaccino. Quanto durano? Solitamente 1 o 2 giorni.

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Si può somministrare il vaccino anti covid e quello antinfluenzale?

Le Regioni si sono dette pronte ad erogare contestualmente la terza dose del vaccino anti Covid e quella contro l’influenza stagionale. Ma Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), è stato più cauto. “Attendiamo indicazioni su come procedere per la somministrazione del vaccino antinfluenzale”, ha detto Scotti. E sulla possibilità di iniettare entrambi i vaccini insieme ha dichiarato: “Potrebbe essere opportuno attendere comunque qualche settimana tra le due somministrazioni“.

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I rischi

Sono gli effetti collaterali il principale motivo per cui la somministrazione del vaccino antinfluenzale e anti covid insieme è sconsigliata. Per il numero uno della Fimmg “il rischio della co-somministrazione dei due vaccini è che, a fronte di eventuali reazioni, sarebbe più complesso identificare una relazione causale rispetto alla tipologia di vaccino, ovvero se mettere in relazione la reazione con un vaccino o con l’altro. A meno che – precisa – non ci siano evidenze e studi sulla certa non interferenza tra i due tipi di vaccinazione somministrate in contemporanea”.

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