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Green Pass in scadenza dopo la terza dose, cosa fare, come e quando rinnovarlo

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Green Pass in scadenza dopo la terza dose, cosa fare, come e quando rinnovarlo. Si preannunciano giorni molto caldi sul fronte della gestione del green pass con due scadenze che rischiano di mandare in tilt il sistema. La prima è quella del 1 febbraio quando cioè la validità del pass verde si ridurrà da nove a sei mesi facendo scadere i certificati per tutti quelli che avevano effettuato la vaccinazione la scorsa estate ma che non hanno ancora ricevuto il booster. La seconda, destinata a creare molti più problemi, è quella dei primi di marzo quando, sempre per effetto della riduzione della validità della certificazione, a scadere saranno invece le “prime” terze dosi. E cosa accadrà a quel punto? Ecco cosa sappiamo fino a qui. 

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Green Pass in scadenza dopo la terza dose: cosa fare

La campagna vaccinale con le terze dosi, o le seconde di richiamo per chi aveva fatto Jhonson&Jhonson, sono partite – anche se non per tutti – a fine settembre 2021. Ma dal 1 febbraio, come detto, i green pass non varranno più nove mesi ma solo sei. Di conseguenza già a marzo migliaia di persone rischiano di trovarsi senza il super green pass. 

La platea è variegata: persone anziani e fragili ma via via anche quelli che, una volta aperta la dose booster a tutti, hanno deciso di vaccinarsi subito. Tuttavia, considerando che adesso una quarta dose non è prevista – e in tal senso le autorità sanitarie stanno frenando circa un suo effettivo impiego (l’unica eccezione potrebbero essere le persone più a rischio) – la scadenza dei sei mesi priverà del green pass un numero sempre maggiore di persone.

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Quando rinnovarlo, le ipotesi sul tavolo

Al momento pertanto non pare esserci soluzione. Non è un caso però che dal CTS si sia iniziato a parlare di una proroga del “certificato verde per chi ha ricevuto la terza dose”. Dal Lazio è arrivata nelle scorse ore la proposta di annullare semplicemente la scadenza per chi ha già ricevuto il booster risolvendo di fatto il problema. Di certo, una durata a “fisarmonica” del pass verde, che pure si è rivelato sin qui uno strumento particolarmente utile dato che ha permesso di lasciare tutte le attività aperte, non è la soluzione. Servono cioè regole definitive in modo tale da ridurre al minimo i disagi e permettere, non ultimo, di premiare chi ha scelto di vaccinarsi.   

 

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