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Omicidio Luca Sacchi, parla il papà: «Luca? Era fantastico, Anastasia era come una figlia»

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luca sacchi

Omicidio Luca Sacchi. In diretta dall’Appia Park Hotel di Via Appia Nuova, affiancato dai legali Paolo Salice e Armida Decina, sta per parlare Alfonso Sacchi, il papà del ragazzo ucciso con un colpo di pistola lo scorso 23 ottobre. Non ci sarà la fidanzata di Luca Sacchi

La conferenza, per motivi al momento non comunicati, sarebbe dovuta iniziare alle ore 16.00. L’incontro con i media è stato quindi posticipato di circa un’ora. 

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Luca Sacchi: la diretta della conferenza stampa

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Ore 16.36 – Sta per iniziare la conferenza, arrivano gli avvocati. C’è attesa per capire il motivo della convocazione dei media da parte della famiglia. 

Ore 16.49 – C’è grande attesa nella sala. E’ tutto pronto per l’inizio della conferenza stampa. Sta per entrare Alfonso Sacchi, papà di Luca Sacchi.

Ore 17.00 – Entra in sala Alfonso Sacchi.

Ore 17.05 – Prendono la parola gli avvocati. «Abbiamo convocato questa conferenza a seguito del clamore che i tragici fatti hanno scatenato. Anastasia non risulta indagata a quanto ci risulta. Non abbiamo mai detto che sarebbe stato ‘immorale’ difenderla, abbiamo solo detto che sarebbe stato incompatibile».

Ore 17.04 – Prende la parola Alfonso Sacchi. «Voglio che comprendiate le mie difficoltà. Sono devastato. Mia moglie non ce l’ha fatta ad essere qui, è devastata. Luca era un figlio fantastico, aveva lo sport nel sangue, lo amava. Poi le moto. Era sempre col sorriso. Questo era mio figlio. Forse lui mi sta dando la forza oggi (scoppia in lacrime, ndr). Che idea mi sono fatto su quanto accaduto? Luca, era pulito, un bravo ragazzo, mi diceva sempre tutto. Anastasia? Mi fidavo di mio figlio, l’abbiamo accolta come una figlia. Per me era una brava ragazza, spero non c’entri nulla, si aggiungerebbe solo dolore ad altro dolore. Giro di amici di mio figlio? Non saprei, le persone che frequentava mi sembravano a posto».

«Io gli dicevo sempre di stare attento ma non perché avevo paura di qualcosa in particolare, era un consiglio che dà un padre al figlio. Diverso negli ultimi tempi? No, era il Luca di sempre. Non aveva bisogno di soldi o di niente. La sera che è uscito? Gli ho fatto una puntura perché aveva male alla schiena. Poi mi ha detto che mi voleva bene, non l’ho più rivisto (scoppia in lacrime, ndr). ». 

Ore 17.13 – Gli avvocati rispondono alle domande dei giornalisti. «Anastasia? La versione che ci ha raccontata è quella nota, dell’aggressione subita e poi del tragico epilogo. I rapporti tra la famiglia e Anastasia si sono fatti più saltuari, da sabato non l’hanno più vista ma non per questo i rapporti, come ho letto in alcuni giornali, si sono interrotti».

Ore 17.43 – Applauso della sala ad Alfonso Sacchi. «Dormo col pigiama di mio figlio, ho qui anche i suoi occhiali. Non me lo ridarà mai nessuno, voglio solo che la giustizia faccia il suo corso». Il papà lascia l’aula, restano gli avvocati.

Ore 17.45 – Gli avvocati annunciano che la famiglia si costituirà parte civile nel processo.

Ore 17.49 – Termina la conferenza stampa.

 

 

 

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