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Elezioni latina, tra gli aventi diritto al voto anche i morti: Bottoni presenta un esposto in Questura

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Antonio Bottoni - candidato sindaco Latina

Due file digitali prodotti a distanza di pochi giorni dal competente ufficio del Comune di Latina nel pieno della campagna elettorale dell’autunno 2021 tornano prepotentemente alla ribalta grazie al candidato sindaco Antonio Bottoni, che l’altro ieri ha deciso di presentare un esposto in Questura, dopo il silenzio su una segnalazione presentata quasi un anno fa nel corso di una conferenza stampa e di alcuni articoli di giornale.

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La vicenda spiegata da Bottoni in conferenza stampa

Il nodo del contendere riguarda le liste degli aventi diritto al voto nel Comune di Latina. Il 20 settembre scorso Bottoni aveva chiesto ed ottenuto il file digitale, ma da un’attenta analisi erano emerse alcune anomalie. E’ stato lo stesso Bottoni, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso il Circolo Cittadino, a ripercorrere le tappe della vicenda: “Ricevuto dal Comune l’elenco degli aventi diritto, che riportava nel titolo la data del 3 settembre, mi sono subito accorto di alcuni problemi, trovando presenti in quella lista mio padre, deceduto 14 mesi prima, nel luglio 2020, e mia suocera, anch’essa deceduta addirittura 6 mesi prima. Immediatamente avevo fatto notare l’incongruenza e lo stesso ufficio mi aveva consegnato, una settimana più tardi, un file aggiornato al 18 settembre, come da nuovo titolo. Si può solo immaginare il mio stupore quando, confrontando i due file digitali, avevo scoperto che tra le due liste erano spariti oltre 13.000 elettori, con la prima che ne riportava oltre 120.000 e la seconda che ne contava poco meno di 108.000, un numero enorme se si considera il totale dei cittadini che votano a Latina, oltre il 10%”.

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L’esposto alla Digos di Latina

Alle istanze avanzate da Antonio Bottoni, però, non era stato dato alcun seguito, nemmeno per controbattere a quelle che potevano sembrare solo illazioni. Per questo motivo e alla luce della sentenza del Tar e di quella del Consiglio di Stato che costringeranno gli elettori di 22 sezioni a tornare al voto il prossimo 4 settembre, Bottoni ha deciso di fare un passo ulteriore, presentando l’esposto:

“Ho dettagliatamente spiegato alla Digos come si sono svolti i fatti, allegando alla denuncia anche il materiale sul quale mi auguro si facciano indagini approfondite e si riesca a capire chi, e soprattutto come, ha commesso questi errori che io personalmente ritengo gravissimi, forse anche più gravi, se possibile, di quelli che hanno portato a decidere di annullare il risultato elettorale nelle 22 sezioni nei borghi”. Una richiesta precisa, quella che Bottoni ha deciso di fare alle autorità competenti e di rendere pubblica: “Niente politica, ma da cittadino ho ritenuto opportuno e doveroso chiedere chiarimenti in merito. La città – ha concluso Antonio Bottoni – merita risposte e merita quella trasparenza che troppo spesso viene sbandierata senza dar seguito con azioni concrete”.

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