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Maternità surrogata, Virginia Raggi non ci sta: “Pratica aberrante”

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Virginia Raggi si è apertamente opposta via social alla maternità surrogata, legge votata in questi giorni al Parlamento

La maternità surrogata divide l’opinione politica. Divergenze che emergono sia in Parlamento, dove il 18 luglio si è tenuta la votazione sulla proposta di legge per criminalizzare la pratica, sia in Campidoglio. Se l’esito delle votazioni è ancora sospeso, netto è invece il giudizio di una cittadina molto particolare, l’ex Sindaca di Roma, Virginia Raggi. Per la consigliere capitolina del M5s non c’è discussione: “È una pratica aberrante”.

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La maternità surrogata e l’invettiva social di Virginia Raggi 

La ex prima cittadina si lancia via social in un’invettiva decisa a sostegno delle donne e dei diritti femminili, mentre le forze politiche sono ancora alle prese con la votazione sulla proposta di legge FdI, rimandata al 25 luglio. “È giusto che una donna porti in grembo un bimbo, con lo scopo di cederlo, ad un’altra persona?”, chiede via social ai suoi utenti, “A mio avviso si tratta di una pratica aberrante che mercifica il corpo delle donne, soprattutto quelle più povere che accettano di portare in grembo un bimbo che però non cresceranno”.

Sono più o meno le considerazioni che hanno portato la deputata Carolina Varchi (FdI), a presentare il testo per criminalizzare la pratica. “Si tratta di estendere la punibilità di una condotta commessa all’estero che è già considerata reato nel nostro ordinamento”, spiegava un mese fa la parlamentare, manifestando con il suo partito davanti a Montecitorio, a Roma. “In Italia tutto questo è un reato”, prosegue nel suo sfogo Raggi, “La Cassazione si è espressa in tal senso. Il desiderio di un figlio è assolutamente legittimo ma non a qualsiasi costo. Si semplifichi l’adozione ma si dica no all’utero in affitto”.

Presentato un emendamento per legalizzare la Gpa

Sul fronte del no c’è poi la sinistra progressista, quella a cui si appella Riccardo Magi, deputato di +Europa, che il 18 luglio ha proposto un emendamento alla proposta di legge di Varchi per legalizzare la Gestazione per altri. “Se l’obiettivo della legge è quello di evitare lo sfruttamento delle donne, dobbiamo garantire la piena dignità e libertà di ogni persona coinvolta. L’emendamento presentato da +Europa, a partire dalla proposta dell’Associazione Luca Coscioni, va in questa direzione con la regolamentazione della sola Gpa solidale che evita sfruttamento e inutili persecuzioni”.

“Se ci si oppone alla criminalizzazione della gestazione per altri, bisogna poi dire cosa si vuole”, aggiunge Marco Cappato, portavoce dell’Associazione Luca Coscioni, “Non scegliendo si accetta la criminalizzazione”. Una frecciatina al Partito democratico, spaccato sul tema.

L’indecisione del Pd

L’esito della votazione del 18 luglio ha visto 124 voti a favore, 187 contrari. Ma anche delle contraddizioni in seno al Pd, primo partito della sinistra italiana.  Troppe voci fuori dal coro mentre Elly Schelin tenta di serrare invece le fila. Alcuni integralisti, nel partito, non ci stanno, come il senatore del Pd Graziano Delrio. In un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il dem ha bocciato senza mezzi termini la Gpa, presentandola come una pratica “non umana”. Al pari della politica grillina.

 

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