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Torri, il Tar reintegra l’assessore alla Cultura Rita Pomponio

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Rita Pomponio

L’ex assessore alla Cultura, Valorizzazione Patrimonio Archeologico, Pari Opportunità e Turismo Rita Pomponio deve essere reintegrata. Lo ha stabilito il Tar del Lazio che con la sentenza n. 08309 del 2022 ha annullato l’ordinanza del maggio scorso con cui il Presidente del Municipio VI di Roma Nicola Franco ha di fatto cacciato la nota scrittrice e giornalista locale. “È venuto a mancare il rapporto di fiducia. L’incarico di assessore si assegna su base fiduciaria, lo dice il regolamento”, così motivò il provvedimento il minisindaco. Ma proprio queste specifiche, per i giudici amministrativi, risultano “viziate da un difetto di motivazione sostanziatosi nell’omessa indicazione dei fatti che hanno cagionato tale affievolimento della fiducia”. Ancora: “Ne deriva che il ricorso è fondato e il provvedimento impugnato va quindi annullato per difetto di motivazione”. Insomma, il Collegio sostiene che sì, si può giustificare la revoca dell’incarico assessorile sulla base di un rapporto di fiducia compromesso, ma purché vi sia una indicazione, anche soltanto generica, dei fatti o delle ragioni che hanno portato a ciò.

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NON VEDO L’ORA DI RIMETTERMI A LAVORARE PER I CITTADINI”. COSÌ RITA POMPONIO AL NOSTRO GIORNALE

Raggiunta da noi de Il Corriere Della Città, Rita Pomponio ha sottolineato: “Ho sempre tenuto un basso profilo, nonostante mi sentissi ferita e sapessi che tutto ciò fosse ingiusto. Ma soprattutto ho sempre lavorato con dedizione e senza risparmio. Vengo dalla società civile, e il mio faro è sempre stato valorizzare il territorio in nome della Cultura e delle bellezze che ci può offrire”, specificando che: “Ora staremo a vedere, per quando mi riguarda non vedo l’ora di rimettermi a lavorare per i cittadini”.

OPPOSIZIONI SUL PIEDE DI GUERRA. PARTITO DEMOCRATICO: “EVIDENTE CORTO CIRCUITO AMMINISTRATIVO E POLITICO

Come giusto che sia la notizia ha generato scalpore, mobilitando ancora le opposizioni. PD sul piede di guerra, con il capogruppo Fabrizio Compagnone: “Questa sentenza fa riflettere, l’approssimazione di chi sta provando a governare il Municipio è allucinante. Non si può andare avanti con queste modalità, siamo dispiaciuti per i cittadini del nostro territorio che devono assistere a questi tristi episodi. Purtroppo è sempre più evidente il nostro pensiero, di un esecutivo che non è all’altezza della reale sfida”. E chiosa: “Speriamo che si metta fine il prima possibile a questa esperienza fallimentare, con un evidente corto circuito amministrativo e politico”.

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MOVIMENTO CINQUE STELLE: “CACCIATA POMPONIO IN CONCOMITANZA SOSPETTA CON LA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DELL’ESTATE ROMANA. FRANCO ORA ESIBISCA MENO SICUMERA

Ha buon gioco il M5S, che con la Presidente della Commissione Controllo e Garanzia Laura Arnetoli fa sapere che: “Siamo soddisfatti della decisione dei giudici amministrativi rispetto alla sentenza che reintegra l’assessore Pomponio, in quanto abbiamo sempre sostenuto che fosse figura in grado di svolgere l’attività assessorile, e che la sua cacciata in concomitanza della pubblicazione del bando dell’Estate Roma fosse sospetta”, sottolineando che: “Siamo molto interessati a sapere quanto sia costato ai cittadini questo giochetto fatto proprio da coloro che ogni giorno ci ricordano di essere “bravi amministratori”. Ci auguriamo che con questo provvedimento il minisindaco esibisca meno la sua solita sicumera”.

Anche Valter Mastrangeli di Azione si è espresso: “Una brutta pagina per la presidenza di Nicola Franco. Ha fatto una brutta figura sia sul piano politico che amministrativo. Ci sarà soddisfazione per Pomponio anche se temo sarà di breve durata”.

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