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Quali Regioni cambiano colore lunedì 28 marzo 2022: le località in zona gialla e bianca

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Indice Rt nel Lazio e in Italia in aumento

Covid. Il virus ha ormai ripreso la sua corsa e i contagi aumentano, sebbene i numeri siano ancora sotto controllo, di modo che lo stato di emergenza possa essere comunque ultimato nella data stabilita: 31 marzo 2022.

Covid, salgono i casi e anche l’indice Rt: i dati dall’Iss

In questa settimana l’incidenza nazionale si attesta intorno agli 848 casi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai precedenti 725. A salire, inoltre, è anche il valore Rt che tocca quota 1,2, e quindi superando decisamente la soglia di sicurezza di 1. Solo sette giorni fa era a 0,94. È quello che emerge dal monitoraggio settimanale realizzato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

Ultimo cambio prima della fine del sistema a colori

Poi, a partire da lunedì 28 marzo si verificheranno gli ultimi cambiamenti di colore per le regioni in Italia. A partire, infatti, da venerdì 1° aprile il sistema a fasce – che ci accompagna dall’autunno 2020 – verrà abolito, così come stabilito dall’ultimo decreto del Governo. Grandi cambiamenti in vista, dunque, per uscire dall’emergenza pandemica. Forse troppo precoci? E chi cambierà regione per l’ultima volta?

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Sardegna in zona bianca: terapie intensive al 7,8%

Per il momento, tutte le regioni italiane si trovano in zona bianca. Tutte tranne la Sardegna. Tuttavia, proprio ieri la cabina di regia ha decretato anche il passaggio della regione presieduta da Christian Solinas nella fascia bianca. Infatti, secondo gli ultimi dati che provengono direttamente da Ministero della Salute, in Sardegna i ricoveri in terapia intensiva sarebbero ora al 7,8%, ben al di sotto della soglia del 10% e quelli critici del 19,9%. 

I dati Covid dalle regioni in Italia

Ma la Sardegna non è l’unica in bilico. Secondo lo schema a colori che verrà presto eliminato secondo l’ultimo decreto, dai dati nazionali emerge che almeno quattro regioni sono classificate ad alto rischio, mentre le altre sono a rischio moderato nelle ultime settimane, con l’impennata che c’è stata dopo il rallentamento della curva. Ecco i dati dalle regioni: 

  • Abruzzo: 7,2% intensive 20% area medica
  • Basilicata: 4,8% intensive 25,7% area medica
  • Calabria: 6,9% intensive 33,8% area medica
  • Campania: 4,6% intensive 14,7% area medica
  • Emilia-Romagna: 5,1% intensive 10,7% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 1,7% intensive 10,4% area medica
  • Lazio: 6% intensive 17,4% area medica
  • Liguria: 3,5% intensive 14,8% area medica
  • Lombardia: 2,3% intensive 9,2% area medica
  • Marche: 3,1% intensive 22,1% area medica
  • Molise: 0% intensive 15,9% area medica
  • Bolzano: 4% intensive 12,2% area medica
  • Trento: 1,1% intensive 8,9% area medica
  • Piemonte: 3,7% intensive 8,4% area medica
  • Puglia: 7,2% intensive 20,8% area medica
  • Sardegna: 7,8% intensive 19,9% area medica
  • Sicilia: 7,5% intensive 24,3% area medica
  • Toscana: 5,6% intensive 15,4% area medica
  • Umbria: 3,1% intensive 30,1% area medica
  • Valle d’Aosta: 0% intensive 9,2% area medica
  • Veneto: 2,4% intensive 8% area medica.
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