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Roma, caos viabilità al Tiburtino: circolazione in tilt tra lavori in corso e sosta selvaggia

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Roma e il traffico sono un binomio perfetto ormai da anni ma quando ci sono lavori in corso o chiusure al traffico in punti nevralgici del territorio, i quadranti si paralizzano completamente. Nella zona del Verano/Policlinico questa mattina era il caos totale. Traffico intenso per diverse chiusure dovute a lavori in corso e potatura di alberature pericolanti. Per raggiungere il Policlinico Umberto I e cercare posto i tempi stimati ieri erano di circa un’ora e trenta minuti. In Via della Lega Lombarda tratto chiuso al traffico per lavori in corso. In viale delle Università sosta selvaggia ovunque con riduzione della carreggiata. E oggi di certo le cose non cambiano di molto, anzi, a causa di un incidente nella Galleria la situazione è ancora peggiore. 

Lavori in corso e potature

Da giorni il tratto davanti la Stazione Tiburtina per immettersi con direzione viale delle Province altezza Lega Lombarda è chiuso al traffico per lavori in corso e gli utenti della strada che provengono da via Tiburtina e dalla galleria della circonvallazione della stazione Tiburtina si ritrovano in un imbuto con traffico particolarmente intenso negli orari di punta. Come riporta infatti Luce Verde info mobilità, in Via Tiburtina divieto di transito causa lavori in corso presso via Pietro l’Eremita dal 21 Novembre sino al 11 Gennaio. Il divieto di transito interessa nella corsia centrale per i veicoli provenienti dal Grande Raccordo Anulare diretti in viale delle Province con obbligo di continuare in direzione Piazzale del Verano mentre sulla corsia di destra per i veicoli provenienti dalla stazione Tiburtina e diretti in via della Lega Lombarda la direzione obbligatoria è verso Largo Guido Mazzoni.

Non va meglio nella zona intorno al Policlinico Umberto I, principale ospedale della capitale, dove si registra traffico intenso in tutti gli orari di punta della giornata a causa della chiusura con divieto di transito di tutta viale del Policlinico per via di diversi alberi pericolanti. Dal 22 novembre infatti questo tratto è stato interdetto per via del monitoraggio su diverse alberature a rischio crollo su indicazione dei VVF dopo il crollo di un platano sulla perimetrazione dell’ospedale. “E’ proprio il caso di dirlo, un piccolo sacrificio per un grande risultato”, è così che commenta l’assessorato ambiente, decoro e verde pubblico del secondo municipio sulla propria pagina facebook. Le piante saranno tutte potate di cui 8 verranno sottoposte alla procedura di abbattimento per poi essere rimpiazzate da altre alberature ovvero 22 tigli. La riapertura al traffico si preannuncia intorno a questo mercoledì. 

Si può arrivare in bicicletta ?

In questi giorni abbiamo provato ad utilizzare la bicicletta come mezzo eco sostenibile al fine di ovviare alla problematica del traffico intenso e della mancanza di posti auto in questa area nevralgica. Partendo da Roma Nord e quindi dalla zona di Montesacro fino ad arrivare nella zona universitaria i percorsi per le biciclette sono ad ostacoli oppure interrotti a causa dei lavori incompleti. Partendo da via Monte Cervialto la bike lane risulta in più punti interrotta da mesi senza alcun avviso di prosecuzione dei lavori. In alcuni tratti è addirittura disegnata con all’interno i pali della corrente elettrica filobus mentre in altri i tombini sono talmente non a livello che risultano pericolosi per i ciclisti. Arrivando in via delle Isole Curzolane per poi svoltare in via Scarpanto non va meglio in quanto la ciclabile è quasi sempre “cancellata” da enormi quantitativi di foglie o allagamenti.

Proseguendo il nostro percorso in via dei Prati Fiscali la ciclabile non è protetta nemmeno dai cordoli in tantissimi punti risultando quindi pericolosa per i ciclisti. Nel momento in cui scriviamo è stato rifatto il manto stradale di questa arteria principale e ci auguriamo che vengano presi provvedimenti concreti al fine di tutelare l’utenza debole. Passando poi per conca d’oro arriviamo nella zona della Nomentana dove la ciclabile risulta più completa ed in molti punti protetta. Alla fine del nostro lungo e tortuoso viaggio quindi possiamo dire che arrivare da Montesacro alla zona universitaria utilizzando solo ed esclusivamente percorsi ciclabili risulta in molti punti pericoloso e inadatto. Perché le piste ciclabili o le bike lane non vengono sistemate laddove sono incomplete o pericolose? L’utenza debole deve avere il diritto di poter percorrere in sicurezza tutti i tratti disponibili. 

Sosta selvaggia al Tiburtino e non solo

Nella zona intorno il Policlinico e in tutto il quadrante, oltre al traffico intenso, c’è un altro problema ovvero la sosta selvaggia. Anche con le multe e polizia locale sempre presente in questa area, le abitudini sbagliate dei romani purtroppo non cambiano. Auto sui marciapiedi o in divieto di sosta, auto parcheggiate senza alcun tipo di problema sulle fermate ATAC, davanti agli ingressi di garage in divieto di sosta e fermata con tanto di determine autorizzate dai municipi, in curva riducendo la visibilità, sulle strisce pedonali tali da impedire l’attraversamento all’utenza debole, sulle discese per i disabili ecc.

Un altro problema viene creato inoltre dalle doppie file perenni in determinate zone carenti di parcheggi. In alcuni strade come ad esempio in viale delle università, la doppia fila è praticamente su entrambi i sensi di marcia tale da ridurre notevolmente le carreggiate in alcuni momenti della giornata. I parcheggi sono pochi ma ciò non è una scusante per infrangere il codice della strada. Purtroppo anche nel resto della città la situazione non cambia dove in alcuni quartieri addirittura si supera ogni limite. La sosta selvaggia con tanto di cartelli di divieto riduce il transito ai mezzi di soccorso laddove ci siano emergenze in atto. Un esempio lo possiamo notare in via Franco Lucchini nella zona della Balduina. Lì le auto in divieto impediscono ai mezzi di soccorso più grandi come quelli dei VVF di poter, a volte, accedere addirittura nella via.

Queste abitudini non solo sono vietate ma in molti casi oltre a creare interruzioni di pubblico servizio possono creare incidenti gravi. Qualche settimana fa un automobilista è rimasto per più di un ora bloccato in questa via per un veicolo che sostava in curva e per altri 2 in divieto. Sul posto è dovuta intervenire la polizia Roma capitale.

Roma in 15 minuti? 

Tutti noi ricordiamo i tantissimi slogan lanciati durante la campagna elettorale per il candidato sindaco al comune di Roma, fra questi la “Roma in 15 minuti di Roberto Gualtieri“. E’ possibile veramente dopo un anno di insediamento raggiungere in 15 minuti gran parte dei servizi? “Sì, d’estate ad agosto alle 15 di pomeriggio con la città deserta” commenta ironicamente Alfredo, pendolare della capitale. Ebbene sì una visione al momento particolarmente utopica calcolando il traffico su quasi tutte le arterie principali negli orari di punta, i numerosi incidenti stradali, la sosta selvaggia, i mezzi pubblici a volte non funzionanti o in ritardo.  I cittadini sono sempre più rassegnati ma alcuni continuano a sperare che un giorno le cose possano migliorare. Tra questi Marina un’altra pendolare che ci illustra le sue idee.

“In una città come Roma a mio avviso ci sarebbe bisogno di un decentramento concreto dei poteri al fine di rendere i municipi più autonomi poi la prosecuzione delle varie linee metro come ad esempio la B1 e la creazione di nuove linee, concorsi per assumere dipendenti pubblici per snellire la troppa burocrazia e allo stesso tempo concorsi per assumere in forze uomini e donne per la polizia roma capitale. Non è concepibile vivere in una capitale europea e avere a volte servizi da terzo mondo”, conclude Marina. I quindi cittadini chiedono a gran voce interventi concreti e strutturali al fine di poter veramente avverare questo sogno di una Roma in 15 minuti.

 

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