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Sciopero trasporti oggi 4 febbraio 2022, a rischio bus, metro e tram: orari e info utili

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Sciopero trasporti

Sciopero trasporti oggi 4 febbraio 2022, a rischio bus, metro e tram, tutti gli orari e le info utili. Inizia ora, alle 8.30, lo sciopero che nella Capitale metterà a rischio le corse di metro, bus e tram. A fermarsi, per 4 ore, sono la rete Atac e quella della Roma TPL. 

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Sciopero trasporti oggi 4 febbraio 2022: a rischio corse Atac, Roma TPL e Cotral, le fasce di garanzia

Il servizio è rimasto regolare, per le cosiddette fasce di garanzia, fino alle 8.30. Dopodiché, fino alle ore 12.30 le corse non saranno garantite sull’intera rete. Alle ore 12.30 è prevista invece la ripresa del servizio. Lo sciopero, si legge sul sito Atac, riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento nonché la rete gestita dal consorzio privato Roma Tpl. A rischio anche le corse Cotral con le medesime modalità in termini di orario.

Sciopero Roma, biglietterie, parcheggi, scale mobili

Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, così come quello delle biglietterie. I parcheggi di interscambio resteranno aperti. Il servizio delle biglietterie on-line nresta sempre attivo. Per richiedere informazioni sullo stato del servizio sono disponibili sulla piattaforma informativa InfoAtac, twitter, oppure Whatsapp (335.1990679) inviando un breve messaggio con la richiesta di informazioni.

Sciopero trasporti oggi 4 febbraio 2022: le motivazioni

I Sindacati in merito allo sciopero di oggi precisano che è stato indetto “per la non volontà da parte del Governo di programmare un serio e credibile piano economico di investimento mirato al superamento della criticità strutturale dei servizi pubblici essenziali del Paese quali trasporti, scuola e sanità già di per sé evidenti nella fase pre-pandemica“.  Inoltre viene chiesto di “interrompere l’ossessionante e vizioso criterio che vece bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato garantendo loro profumati profitti”.

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