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Seconde case fuori Regione, si può andare dal 26 aprile? Cosa cambia per la zona gialla, arancione e rossa: regole e limitazioni

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regole zona arancione e rosso

L’Italia il 26 aprile inizierà il suo lento cammino verso il recupero della “normalità”, con riaperture su tanti fronti e regole meno ferree. Gradualmente si riapriranno i ristoranti, i teatri, le palestre, le fiere ma anche gli stabilimenti per arrivare ad un luglio sereno. Una delle strategie adottate dal Governo per spostarsi e partecipare ad eventi sarà il ‘passaporto vaccinale anche noto come ‘Green card’ che da oggi, nel Lazio, è disponibile. Come sappiamo, comunque, le riaperture saranno pensate sempre in relazione al colore della Regione e dunque all’Indice Rt. Zona gialla, prevede meno restrizioni, zona arancione restrizioni intermedie e zona rossa restrizioni diffuse. Tuttavia, anche per l’arancione e il rosso qualcosa cambierà dal 26 aprile: scopriamo insieme cosa.

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Zona arancione: cosa cambia dal 26 aprile 

Per la zona arancione, che è determinata da un indice Rt superiore all’1, ci sono precise regole da rispettare. La prima riguarda gli spostamenti dal comune: ci si può muovere all’interno ma non spostarsi da esso. Se si vive in un Comune che raggiunge massimo i 5.000 abitanti si può spostare (dalle 5 alle 22) in un raggio di 30 chilometri, anche per le visite ad amici o parenti: con un divieto, quello di dirigersi verso i capoluoghi di provincia. Ovviamente in qualsiasi caso resta consentito spostarsi per motivi di lavoro, salute, visita ad amici e parenti, seconde case e attività sportiva. 

Nello specifico se si va a trovare un amico o un parente ci si può spostare solo all’interno del proprio Comune, sempre dalle 5 alle 22, e al massimo di 2 persone in auto: fuori dal conteggio minori di 14 anni e disabili. Si può andare nelle seconde case anche se si trovano solo fuori la propria Regione di residenza: tuttavia può recarsi solo il nucleo familiare.  I negozi restano regolarmente aperti; bar, ristoranti e pasticcerie possono lavorare invece fino alle 22 ma solo per asporto e consegne a domicilio. L’attività fisica si può svolgere all’interno del proprio Comune, i centri sportivi sono infatti aperti: le palestre e le piscine però sono chiuse. I parrucchieri e i centri estetici restano aperti. 

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Zona rossa: le regole dal 26 aprile 

Anche per la zona rossa, quella con più restrizioni, c’è il riepilogo delle regole. Innanzitutto non è consentito muoversi all’interno del proprio comune di residenza. Si può fare solo per motivi di lavoro, urgenza, salute, visite a parenti e spostamenti verso le seconde case. 
Si può andare a trovare amici o parenti all’interno del proprio comune seguendo delle regole: solo una volta al giorno, al massimo di 2 persone in macchina (minori di 14 anni e disabili esclusi dal conteggio) solo durante il coprifuoco. 

I bar e i ristoranti restano aperti solo per l’asporto e la consegna a domicilio. I negozi aperti sono meno e limitati, parliamo di: supermercati  tabaccai, distributori di benzina, librerie, edicole, parrucchieri, barbieri, profumerie, erboristerie, negozi di giocattoli, negozi di vestiti e calzature per bambini, negozi di articoli sportivi, ferramenta, fiorai, ottici, cartolerie, lavanderie, negozi per animali.
L’attività fisica è consentita solo all’interno del proprio comune, da soli e nelle vicinanze di case. Parrucchieri e centri estetici sono invece chiusi

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