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Fernanda Wittgens su Rai 1 con Matilde Gioli: storia vera, trama e anticipazioni

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Tenace, grande appassionata d’arte, competente e preparata, Fernanda Wittgens è stata la prima donna alla guida della Pinacoteca di Brera. E questa sera nel film Rai, con l’attrice Matilde Gioli, si parlerà proprio di lei. 

La vera storia di Fernanda Wittgens su Rai 1: la trama e le anticipazioni

Fernanda Wittgens, oltre a essere la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, è stata nominata anche una Giusta tra le Nazioni. Di seguito scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla prima donna in Italia a ricoprire un ruolo direttivo di un importante museo o galleria! Critica d’arte, storica dell’arte e museologa, Fernanda Wittgens ha aperto la strada in Italia all’universo femminile verso ruoli dirigenziali di alto livello. 

Prima donna al timone della prestigiosa Pinacoteca di Brera, il suo nome è legato anche alla difesa del popolo ebraico, durante la seconda guerra mondiale. Naturalmente molto combattiva, nella sua vita è riuscita a salvaguardare diverse opere d’arte italiane, appartenenti sia al museo meneghino sia a collezioni private milanesi. Grazie al suo lodevole impegno, ha messo in salvo dai bombardamenti e dalle razzie naziste, quadri, statue e altri beni artistici, con mezzi di fortuna e personale ridotto al minimo.

Nata a Milano, il 3 aprile 1903, da Margherita Righini e Adolfo Wittgens, Fernanda è vissuta nella città meneghina insieme ai genitori e ai suoi sei fratelli. Suo padre, di origini svizzere, era un professore di lettere al Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini, nonché traduttore dal tedesco. Proprio lui ha lasciato in eredità ai suoi sette figli l’amore per l’arte, portandoli spesso a visitare chiese, musei e opere d’arte.

La carriera di Fernanda

Una volta scomparso prematuramente il padre, nel luglio 1910, Fernanda si è dedicata agli studi, laureandosi nell’ottobre 1925 in Lettere, presso l’Accademia scientifico-letteraria di Milano. La sua tesi, riguardante la storia dell’arte, ha avuto come relatore Paolo D’Ancona ed è stata valutata a pieni voti. Nel 1928, dopo un periodo di lavoro come insegnate di Storia dell’Arte, è stata assunta alla Pinacoteca di Brera come operaia a giornata. Nel suo ruolo di avventizia, è stata notata, per le sue capacità organizzative e per il suo talento, dal direttore Ettore Modigliani, che l’ha voluta prima come sua assistente, nel 1931, per poi esser promossa ispettrice del museo, nel 1933.

Purtroppo, nel 1935, il direttore Modigliani è stato allontanato dall’amministrazione delle Belle Arti perché accusato di antifascismo. Fernanda, quindi, ha assunto informalmente la direzione della Pinacoteca, mantenendo sempre contatti clandestini con Modigliani. Rimasta libera la posizione dirigenziale, la Wittgens ha partecipato al concorso per ricoprirne il ruolo e, il 16 agosto 1940 l’ha superato brillantemente, diventando la prima donna in Italia Direttrice della Pinacoteca di Brera.

La vita privata

Grazie al suo prestigio e alle sue conoscenze, la Wittgens ha aiutato all’espatrio familiari e amici ebrei, nonché altri perseguitati, prodigandosi per farli sfuggire dai nazifascisti. Sempre in quel periodo, con il personale del museo ridotto al minimo e con mezzi di fortuna personali, è riuscita a salvaguardare anche diverse opere d’arte italiane, appartenenti sia al museo sia a collezioni private milanesi, mettendole in salvo dai bombardamenti e dalle razzie naziste.

Arrestata nel 1944, è stata giudicata come nemica del fascismo e condannata a quattro anni di reclusione. Inizialmente è stata prigioniera nel carcere di Como, per poi esser reclusa in quello di San Vittore, a Milano. Trascorsi sette mesi di detenzione, la famiglia, preoccupata per la sua salute, è riuscita a presentare un falso certificato di tisi. Così, grazie all’intervento dei suoi cari, Fernanda è stata scarcerata nel febbraio del 1945. La sua pena è terminata definitivamente con la Liberazione del 25 aprile a opera della Resistenza italiana.

Uscita dal carcere, Fernanda ha ripreso tutte le sue attività artistiche e culturali a Milano. Nominata pro-direttore e commissario per l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Grazie alla sua lungimiranza e prudenza, la Pinacoteca era stata svuotata, altrimenti moltissime opere d’arte sarebbero state distrutte dai bombardamenti! Ha quindi concentrato tutti i suoi sforzi per convincere le autorità ad assumersi l’impegno per una totale ricostruzione, diventando anche sovrintendente alle Gallerie della Lombardia.

La trama del film

Nel gennaio 2023, il nuovo film per la Tv di Rai 1, dal titolo Fernanda, è diretto da Maurizio Zaccaro e racconta la vera storia di Fernanda Wittgens, interpretata dall’attrice milanese Matilde Gioli. La trama racconta, appunto, le vicende private e professionali della prima Direttrice della Pinacoteca di Brera, a Milano.

Ecco le parole dell’attrice sul ruolo che ha interpretato: “Torno in televisione per raccontare una storia vera, una storia della quale, per la prima volta, sono la protagonista assoluta. Il film racconta la storia di Fernanda Wittgens, che a Milano, alla Pinacoteca di Brera, tra gli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso, fu la prima italiana direttrice di un museo. Durante la seconda guerra mondiale contribuì a mettere in salvo molte opere d’arte minacciate dai bombardamenti e riuscì a fare espatriare ebrei, destinati ai campi di concentramento”.

La Pinacoteca di Brera è attualmente la principale galleria pubblica di dipinti a Milano e contiene le raccolte più importanti dal XIII al XX secolo. Durante le riprese, comunque, Matilde ha avuto modo di incontrare diverse persone che hanno a loro volta raccontato le esperienze di terzi che hanno conosciuto e frequentato Fernanda durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Il film offre un ulteriore punto di vista su una storia fino a oggi mai davvero approfondita del tutto.

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