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Stop agli account condivisi Netflix, la scelta sta pagando: abbonati in crescita

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Lo stop alla condivisione degli account Netflix sta pagando. Infatti, a distanza di alcuni mesi dalla decisione, i guadagni sono più alti

Chi di noi non ha mai condiviso il proprio account Netflix con amici, parenti o fidanzati? Com’è noto, a cavallo tra il 23 e il 24 maggio scorso anche in Italia si è concretizzata una delle possibilità maggiormente temute dagli utenti della celebra piattaforma di streaming: il divieto, lo stop degli account condivisi. Ora, a distanza di diverse settimane dai fatti, si può dire che gli la decisione sta dando i propri frutti. Ma che cosa significa? Vediamo adesso di fare chiarezza in merito. 

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Lo stop alla condivisione degli account Netflix 

Come dicevamo, a distanza di alcune settimane dalla decisione di vietare la condivisione degli account, Netflix sta raccogliendo i propri frutti. Infatti, dopo un iniziale calo fisiologico arriva un ulteriore conferma rispetto al fatto che la pratica abbia fatto crescere il numero di abbonati e, conseguentemente, gli introiti per l’azienda. Si inserisce in questa direzione un’altra nota positiva, giunta a margine del rapporto sugli utili del secondo trimestre del 2023, pubblicato ieri dal colosso dello streaming. 

L’aumento dei guadagni 

Nonostante l’iniziale malumore dettato dalla novità, pare che il numero degli abbonati alla piattaforma sia in costante crescita a livello globale. Nella condivisione del rapporto sugli utili effettuata ieri da Netflix, si è affermato di aver guadagnato ben 5.9 milioni di abbonati a livello globale nei mesi compresi tra aprile e giugno 2023, di questi 1.17 milioni solo negli Stati Uniti e in Canada.

Il colosso dello streaming ha poi affermato che le sue entrate ora sono più alte in tutte le regioni in cui opera e che le iscrizioni stanno superando le cancellazioni, grazie alla conversione degli account familiari in abbonamenti singoli a pagamento e con l’aggiunta di membri extra, sempre a pagamento, dei propri account. La maggior parte dei guadagni aziendali proviene proprio da questi nuovi abbonamenti a pagamento, dovuto allo stop agli account condivisi. Insomma, dati alla mano, il passare del tempo ha- almeno per ora – dato ragione all’azienda. 

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