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Tamponi Covid validi 72 ore: il governo chiede il parere del Cts

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inermiera

Tamponi Covid validi 72 ore, il governo chiede il parere del Cts. L’introduzione del green pass obbligatorio dal 15 ottobre sul posto di lavoro, sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati, ha riacceso il dibattito (e le polemiche) sulla questione dei tamponi. Bocciata l’idea di renderli gratuiti per ora il Governo ha scelto la strada di un ulteriore calmieramento dei prezzi (saranno gratis invece per chi non può vaccinarsi). Ma anche in questo modo il lavoratore che ha scelto di non fare il vaccino andrà incontro comunque ad un notevole esborso economico considerando che il tampone ha validità 48 ore, e dunque servirebbe farli ogni due giorni. 

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Tamponi Covid validi 72 ore: il governo chiede il parere del Comitato Tecnico Scientifico

Anche su questo fronte però sembrerebbero esserci delle novità. Durante la cabina di regia di ieri alcune Regioni hanno avanzato la richiesta di allungare la validità a 72 ore del tampone per verificare la presenza del Covid. Il Governo ha accolto l’istanza e ha sottoposto al Comitato Tecnico Scientifico la proposta. Anche il Ministro della Salute Roberto Speranza si è detto favorevole a questa ipotesi distinguendo tuttavia tra test molecolare, la cui validità verrebbe estesa per l’appunto a 72 ore, e quelli rapidi che rimarrebbero a 48 ore come disposto sin qui.

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Tamponi, i costi

Il decreto, ad ogni modo, ha disposto l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi di applicare i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti. Si tratta di 15 euro per gli adulti, 8 per i minorenni.

 

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