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Michelle Causo, raid nell’appartamento dell’omicidio: in 100 spaccano il portone e lo devastano

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Michelle Causo

Hanno approfittato della manifestazione, del tutta pacifica e al solo scopo di ricordare la ragazza, indetta per oggi pomeriggio dal “Comitato Torrevecchia Primavalle” in onore di Michelle Causo. Loro, un gruppo di 100 giovanissimi, mentre il corteo si stava dirigendo da via di Torrevecchia verso via Stefano Borgia, hanno fatto irruzione durante la processione, deviando il percorso e andando verso via Giuseppe Benedetto Dusmet.

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Danneggiato l’appartamento teatro dell’omicidio

La manifestazione, che si stava svolgendo alla presenza di circa una ventina di persone senza alcuna criticità, è proseguita senza che nessuno avesse il sospetto di quello che stava per accadere. In maniera estemporanea, un gruppo di circa 100 ragazzi, tutti di età compresa tra i 15 e i 18 anni, si è radunato per le vie del quartiere romano, per poi raggiungere l’abitazione del ragazzo arrestato per l’omicidio di Michelle Causo. Arrivati lì, alcuni dei ragazzi hanno aperto con violenza il portone della palazzina, per poi, una volta entrati in casa, dopo aver forzato i sigilli, danneggiare l’appartamento.
Sul posto era presente la Polizia Scientifica che ha ripreso tutti i partecipanti a questa iniziativa, totalmente estemporanea e improvvisa. Molti di loro, già identificati, verranno deferiti all’A.G. per i reati che verranno loro ascritti.

Michelle Causo

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L’omicidio

Michelle, lo ricordiamo, era stata uccisa il 28 giugno, a Roma, in zona Primavalle. La 17enne, accoltellata da un coetaneo in un appartamento di via Giuseppe Benedetto Dusmet, era stata nascosta all’interno di un sacco della spazzatura e, dopo essere stata trasportata con un carrello della spesa, era stata abbandonata vicino i cassonetti della spazzatura in via Stefano Borgia.

Le indagini lampo hanno portato gli agenti della polizia di Stato a un giovane, attualmente unico imputato dell’omicidio di Michelle. I poliziotti, oltre alle testimonianze dei residenti, avevano infatti seguito le tracce di sangue, che avevano portato fino alla palazzina e poi all’appartamento dove oggi c’è stato il raid degli amici della ragazza.

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