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Nuovo Codice della strada: ecco tutte le regole, cosa cambia e quando entra in vigore

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Nuovo codice della strada le novità

Dopo settimane e giorni di discussioni sono state approvate le nuove norme al codice della strada. Un tema molto dibattuto soprattutto dopo i fatti di Casal Palocco a Roma e del tragico incidente costato la vita al piccolo Manuel. Ebbene, nelle scorse ore il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

L’obiettivo delle norme, precisa il Governo, è quello di migliorare la sicurezza stradale, rispettando, da un lato, le esigenze di mobilità dei cittadini, dall’altro, salvaguardando la vita umana e l’ambiente, assicurando al contempo un sistema sanzionatorio equo ed efficace. La speranza è che norme più stringenti – alle quali però dovranno seguire maggiori controlli altrimenti tutto sarà vanificato – possano fungere da deterrente ai comportamenti sconsiderati alla guida che ogni giorno provocano incidenti, spesso gravi. E che continuano a provocare morti.

Nuovo codice della strada, cosa cambia dopo l’approvazione del disegno di legge 

Vediamo allora su quali aspetti è andato ad intervenire il Governo. Novità emergono per chi sarà trovato alla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, così come modifiche hanno toccato il tema delle patenti – e con esse le relative sanzioni in caso di trasgressioni – dell’uso del cellulare alla guida, ma anche in merito alla tipologia dei veicoli che si potranno guidare da neopatentati (qui il riferimento all’incidente mortale di Casal Palocco è oltremodo diretto) con i limiti estesi a tre anni. E ancora. Disposizioni riguarderanno i monopattini e l’uso dei dispositivi anti-abbandono.

Guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti

Partiamo da chi verrà trovato alla guida in stato di alterazione psico-fisica. Un’eventualità sempre più frequente con casi talvolta davvero eclatanti come successo nei giorni scorsi a Ciampino, ai Castelli Romani, dove addirittura un autista di un bus scolastico in partenza per una gita è risultato positivo sia all’alcol che al drug test. Ad ogni modo il Disegno di Legge prevede in questo caso:

  • Chi sarà trovato alla guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 (e non superiore a 1,5 grammi per litro del codice 68) avrà la prescrizione del divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a revisione con visita medica;
  • Verranno inasprite le pene con l’aumento di un terzo delle sanzioni previste per la guida sotto l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia stato apposto il codice 68. Le medesime sanzioni sono raddoppiate in caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del dispositivo “alcolock”;
  • Le modifiche alle norme sulla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, con l’eliminazione della necessità che il soggetto sia colto in “stato di alterazione psico-fisica” derivante da assunzione di sostanze stupefacenti. Per il perfezionamento del reato, sarà, quindi, sufficiente che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione;
  • Gli organi della polizia stradale, quando vi sia fondato motivo di ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto l’effetto conseguente all’uso di stupefacenti, o quando abbiano dato esito positivo gli accertamenti preliminari, di effettuare, direttamente sul luogo del controllo stradale, un prelievo di liquido salivare. Ai medesimi accertamenti, la polizia stradale deve procedere sempre in caso di incidente;
  • La previsione, per gli organi di polizia stradale che hanno sottoposto il conducente agli accertamenti preliminari con esito positivo e non dispongono ancora dell’esito degli esami di secondo livello effettuati da laboratori accreditati o qualora non sia possibile procedere, per qualsiasi motivo, agli esami di secondo livello, di impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante ed impendendogli di disporre del veicolo. Sulla base degli esiti positivi degli accertamenti preliminari, è data la possibilità al Prefetto di sottoporre il conducente a visita medica, con protrazione della sospensione della patente fino all’esito finale. Ove la visita medica attesti l’inidoneità alla guida del conducente, è comunque disposta la revoca della patente;
  • Viene aggiornata la disciplina della gradualità delle patenti di guida prevedendo l’utilizzo del cosiddetto alcolock, il dispositivo da installare sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza, che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. I titolari di patente rilasciata in Italia, rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida possono guidare, sul territorio nazionale, veicoli a motore delle categorie internazionali M o N, solo se su questi veicoli è stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock.

https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/1631760810639267

L’intervento di Matteo Salvini

Sospensione patente di guida, le nuove regole 

In merito alla sospensione della patente di guida sono introdotte delle novità. In particolare sono previste ulteriori casistiche per la sanzione della sospensione della patente, in particolare quando questa abbia un punteggio attributo inferiore a venti punti. Per quanto riguarda la durata della sospensione della patente (da 7 a 15 giorni a seconda dei casi) è parametrata al numero di punti posseduti dall’autore dell’illecito al momento dell’accertamento. La sospensione conseguirà inoltre in modo diretto e automatico dalla contestazione della violazione, senza necessità di adozione di ordinanza da parte del Prefetto.

Monopattini e micro mobilità

Sono introdotte poi disposizioni in materia di micromobilità, caratterizzata dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard, monopattini elettrici, biciclette), al fine di elevare gli standard di sicurezza, con la previsione, tra l’altro, di un contrassegno di riconoscimento anche per i monopattini elettrici. 

Neopatentati, dispositivi antiabbandono

Per quanto riguarda la tipologia di veicoli che si potranno guidare viene prevista l’estensione del divieto di guida di veicoli superiori a una determinata potenza per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida di categoria B. Verranno al contempo rafforzate le norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia, anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con l’autoveicolo. 

Quando diventerà legge e quando entrerà in vigore il nuovo codice della strada

Adesso il Disegno di Legge dovrà essere discusso in Parlamento. Ma quanto occorrerà attendere affinché le nuove disposizioni entrino effettivamente in vigore? Secondo le previsioni il testo potrebbe diventare legge già entro la fine del 2023. Maggiori dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane.

 

 

 

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