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Cinghiali rinchiusi nell’area giochi, stavolta è finita diversamente: liberati (ma ecco il retroscena)

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Non sono stati uccisi all’interno del parco giochi, tra un’altalena e uno scivolo, così come era successo un anno fa al Parco Moderni, quando la polizia provinciale abbatté una mamma cinghiale con i suoi cuccioli. E questa è la bella notizia. Ma di sicuro è “strano” come i 5 cinghiali – 4 adulti e un cucciolo – sono stati fatti uscire da Villa Mazzanti, dove erano rimasti intrappolati dalla mattinata del 26 ottobre.

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Dopo le minacce di mobilitazione da parte degli animalisti, pronti a manifestare anche al Campidoglio (sul web già circolava la satira, sulla falsariga di Raggi dimettiti con Gualtieri dimettiti), nell’area vede di via Gomenizza sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, i guardiaparco e il consigliere municipale Renato Sartini. Ma non potevano di certo mancare i rappresentanti di Animalisti italiani.
Inizialmente (come comprovato da un documento della polizia di Roma Capitale) i cinghiali dovevano essere catturati e messi in gabbie (effettivamente arrivate al parco) e poi trasportati in un’area boschiva. Tale area pare fosse a Marcigliana. Ma questa soluzione non è piaciuta agli animalisti, che sanno perfettamente che una volta a settimana lì gli animali vengono catturati per essere portati direttamente al macello o per essere oggetto di caccia.

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Cinghiali liberati: ma come?

Verso le 17,00 la situazione si è sbloccata: i guardiaparco, rimasti all’interno dei propri automezzi, hanno indirizzato i cinghiali verso l’uscita del parco e gli animali, diligentemente, sono andati via, imboccando la strada verso Monte Mario e sparendo tra gli alberi.
Renato Sartini è furioso: “Dopo 9 pattuglie della Polizia Municipale, una della Polizia in borghese, una dei Carabinieri, 2 dei Guardia Parco, due furgoncini per montare le gabbie, l’epilogo è stato un immenso dispendio di spesa pubblica per… vedere accompagnare i cinghiali alla porta. Che era la soluzione facile caldeggiata fin da questa mattina dal presidente e dal direttore di Roma Natura. Adesso riscenderanno dal parco, o finiranno per strada, mettendo in pericolo l’incolumità di motociclisti e automobilisti. Senza tener conto dei bambini e delle famiglie che potrebbero ritrovarseli nuovamente nel parchetto mentre giocano, oppure i proprietari dei cani che passeggiano lungo la salita. Si è persa l’occasione per portare 4 cinghiali adulti e un cucciolo in aree più idonee alla loro vita naturale. Invece ce li ritroveremo per le strade a rischio di doverli abbattere. Che peccato. E che irresponsabilità”.

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