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Cinghiali a Roma: animalisti cercano di salvare i cuccioli durante l’abbattimento

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Cinghiali a Roma

Roma. Come abbiamo già avuto modo di raccontare in passato, il problema dei cinghiali a Roma è diventato davvero persistente e smodato. Inoltre, l’arrivo anche nel Lazio della cosiddetta ”peste suina” ha aggiunto una elemento di timore in più per la popolazione e le istituzioni, che hanno così optato per una soluzione drastica.

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Gli animalisti salvano i cuccioli dalla carneficina

Lo chiamano abbattimento ”selettivo”, e consiste nell’eliminazione degli ungulati dalle zone ritenute maggiormente a rischio per contenere i contagi. La decisione non ha mancato di trovare forti proteste, soprattutto da parte degli animali, i quali hanno da sempre sottolineato la possibilità di soluzioni alternative.

Le altre soluzioni

Come ad esempio la sterilizzazione oppure il trasporto di alcuni esemplari in riserva apposite, per poter alleggerire la Capitale dal problema. Inoltre, non mancano di sottolineare che il problema principale rimane la cattiva gestione dei rifiuti, straripanti, che continuano ad attrarre non solo cinghiali, ma anche altre specie. 

Negli ultimi giorni, poi, gli abbattimenti sono ufficialmente iniziati, e qualche animalista non si è lasciato sfuggire l’occasione per trarre in salvo qualche esemplare dalla carneficina. Il video di WelcomeToFavelas è molto loquace ed esplicativo.

Le immagini fanno riferimento ai salvataggi di cuccioli di cinghiali andati in scena in questi giorni, precisamente a Valle Aurelia. Il cucciolo che nel video viene salvato, era stato per giunta investito da un’auto e quindi bisognoso di cure urgenti. 

Il piano per l’abbattimento e le proteste

Il nuovo piano per l’abbattimento, con l’obiettivo di arginare l’infezione era stato varato il 17 maggio scorso, alla presenza del prefetto Matteo Piantedosi, del commissario straordinario Angelo Ferrari, dell’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, del presidente della Regione Nicola Zingaretti e del sottosegretario alla Sanità Andrea Costa.

Il flash mob 

Come si può immaginare gli animalisti non hanno visto di buon occhio la situazione, preoccupati per gli abbattimenti e le carneficine, quando in realtà le soluzioni al problema potevano essere diverse.

Un gruppo specifico di animalisti, che però non ha nulla a che fare con i salvataggi precedentemente menzionati, hanno organizzato un flashmob di protesta qualche giorno fa, al varco Ipogeo degli Ottavi presso l’omonima stazione sita in via del Casale Sansoni, manifestando così il loro disappunto.

 

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