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Civitavecchia, pesca (abusiva) di ricci di mare anziché festeggiare San Valentino: e il “regalo” glielo fa la Finanza (FOTO)

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Ricci di mare sequestrati a Civitavecchia

E’ considerata una delle notti più romantiche dell’anno, la data per eccellenza che simboleggia l’amore. Ma evidentemente non per tutti. Come per i pescatori – di frodo – pizzicati dalla Guardia di Finanza proprio nella notte del 14 febbraio scorso a Civitavecchia: per loro, in effetti, un “regalo”  è anche arrivato. Quello della maxi multa spiccata dai Militari che li attendevano a riva. Altro che fiori o cioccolatini…

Pesca di frodo di ricci di mare a Civitavecchia

Protagonisti di questi tentativi di razzia dei ricci di mare nuovamente dei pescatori di frodo provenienti dal sud d’Italia che, sfidando la gelida notte di San Valentino, si sono immersi “a caccia” dei preziosi echinodermi. E la battuta di pesca (illegale) aveva anche dato i suoi frutti considerando che i due predoni erano riusciti a raccogliere circa 4.000 esemplari. Ma al posto del “ricco” bottino, la coppia ha pescato una “ricca” sanzione amministrativa di circa 6.000 euro unitamente al sequestro di tutta l’attrezzatura subacquea da parte delle fiamme gialle aeronavali di Civitavecchia che, nonostante le rigide temperature notturne, erano appostati pronti ad intervenire per impedire il tentativo di razzia, salvando così i ricci di mare che sono stati prontamente liberati in mare.

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Stessa sorte è toccata ad altri 5 pescatori di frodo caduti anch’essi nella rete dei controlli dei Finanzieri che li attendevano sulla riva cogliendoli cosi in fragrante con 9.200 ricci di mare immediatamente sequestrati e rilasciati in mare. Anche per loro sono scattate le sanzioni amministrative per un totale di 30 mila euro ed il sequestro di tutta l’attrezzatura. Ad inizio mese, lo ricordiamo, un’altra importante operazione era stata portata a termine sempre nelle acque del litorale romano: a finire nella ‘rete’ delle fiamme gialle erano stati in quel caso 4 pescatori non professionali provenienti dalla Provincia di Palermo che erano riusciti a tirar fuori dal mare circa 8.000 ricci di mare (quando il limite è fissato nella misura massima di 50 ricci di mare per singolo pescatore non professionale, ndr). 

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