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Coronavirus. Stato di emergenza, si va verso la proroga al 31 luglio

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In Italia il Governo va verso un’ulteriore stretta per contenere il virus. E, mentre è al lavoro per mettere a punto il Nuovo Dpcm in vigore dal 15 gennaio, si sta già pensando di prorogare lo stato di emergenza, che dovrebbe terminare il 31 gennaio, fino al 31 luglio 2021. Altri mesi in più vista la situazione in cui tutt’oggi ci troviamo sembra quasi necessario il prolungamento. In realtà, sono due le date sul tavolo del Governo: 31 marzo e 31 luglio, ma la seconda sembra essere la scelta più giusta. Per Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, “prorogare lo stato di emergenza sembra inevitabile e come minimo bisognerà arrivare a primavera inoltrata“. 

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Quello che è certo è che lo stato di emergenza è prorogabile solo di 12 mesi e poi di altri 12: questo, però, non vuol dire che può durare 2 anni. In realtà, la proroga del secondo anno va conteggiata rispetto alla fine della prima dichiarazione dello stato di emergenza. Nel caso dell’Italia, la scadenza da cui parte la proroga di un anno è il 31 luglio, e l’ultima data disponibile sarebbe quella dell’estate. 

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Dpcm 15 gennaio: cosa cambia, tutte le misure

L’8 gennaio ci sarà il monitoraggio settimanale dell’ISS per capire l’indice RT delle Regioni: in questo modo, si deciderà la diversificazione delle zone ‘colorate’. Al rosso, arancione e giallo, si starebbe pensando di aggiungere anche la zona bianca, proposta dal ministro della Cultura Dario Franceschini con l’appoggio del Guardasigilli Alfonso Bonafede. La zona bianca, aprirebbe a uno spiraglio maggiore di normalità, a cui potrebbero accedere le Regioni sotto un certo indice Rt di trasmissione dei contagi. In questa zona, se venisse istituita dal 15 gennaio, aprirebbero palestre, cinema, teatri, luoghi della cultura: tutte attività che da mesi sono alle prese con chiusure e poche certezze.

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Inoltre, dal 15 gennaio sembrerebbe essere confermato il divieto di andare a casa di altri (amici o parenti): questo si potrebbe fare solo una volta, verso una sola abitazione e in un massimo di due persone. 

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