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Eros Ramazzotti interrompe il concerto per il malore di una fan. Ai paramedici: ”Siete in ritardo, sarebbe già morta!”

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Croce Rossa Italiana

Un rimprovero amaro del cantante romano Eros Ramazzotti, avvenuto in diretta, forse durante un momento di forte concitazione, e davanti a migliaia di persone, nei confronti dei paramedici intervenuti per il malore di una sua fan durante il suo ultimo concerto. Motivo per cui, ora, la Croce rossa italiana valuta le vie legali dopo quanto accaduto. Ecco tutto il dettaglio sulla vicenda e su quanto accaduto. 

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Eros Ramazzotti, la fan si sente male e lui rimprovera i paramedici

Nel bel mezzo dell’ultimo concerto di Eros Ramazzotti, una sua fan, tra i pubblico, si è sentita male all’improvviso. Momenti di alta concitazione e preoccupazione per le sue condizioni di salute, che non hanno mancato di suscitare apprensione anche al cantautore romano, non appena si era reso conto di quel che era accaduto. Così, dopo aver realizzato, Eros Ramazzotti ha deciso subito di interrompere il tutto, per fare in modo che i soccorsi potessero operare con tranquillità e in modo agevolato. Tuttavia, qualcosa non è andato in modo liscio, almeno sul fronte delle reazioni del cantante, il quale all’arrivo dei paramedici ha detto: “Siete arrivati 10 minuti in ritardo. Era già morta. Ca..o, siete in 18, che fate lì?”. Inevitabilmente, il video di quanto accaduto ha fatto, e sta facendo, il giro dei social da quel momento. Tuttavia, il ”rimprovero” è avvenuto davanti a migliaia di persone, e la cosa non poteva se non suscitare qualche reazione. 

La risposta del Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa

E così, in riferimento al video che sta circolando sui social ed è stato rilanciato da alcuni media locali e nazionali in cui il cantante accusa di negligenza i volontari della CRI, il Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana Lorenzo Andreoni ha ritenuto opportuno dover intervenire per tutelare i soccorritori intervenuti e chiarire la dinamica dei fatti.

”Mi sono rivolto al nostro legale”

Queste le parole del Presidente Andreoni: “Ci dispiace che il Signor Ramazzotti se la sia presa con i nostri volontari davanti a migliaia di persone, quando dalla relazione sui fatti in nostro possesso, la prima squadra intervenuta in soccorso della persona in questione è arrivata sul posto in tempi più che consoni. Solo la seconda squadra li ha raggiunti qualche minuto dopo, poiché impossibilitata a passare dal corridoio sottopalco proprio dal personale in servizio d’ordine dello staff di Ramazzotti stesso, che li ha costretti a farsi largo attraverso la folla. Ci tengo a sottolineare che tutti i volontari CRI attivati per questi grandi eventi, agiscono secondo protocolli precisi e piani sanitari concordati con il 118. Sminuire la loro preparazione e il loro lavoro con parole di scherno lanciate con leggerezza da un palco, in una serata in cui tutto è spettacolo, è un comportamento inaccettabile. Il volontariato va tutelato e con esso la professionalità di tante donne e uomini che prestano servizio gratuitamente alla popolazione. Non tutto può diventare spettacolo e tantomeno con atteggiamenti diffamatori. Noi non abbiamo mai lasciato solo nessuno, da Ennio Morricone in persona, alla fan dell’altra sera, che – per fortuna – non presentava alcuna criticità sanitaria urgente, tanto che è rimasta a godersi il concerto.
Come rappresentante dei 1200 volontari della Croce Rossa Italiana di Firenze, mi sono rivolto al nostro legale, Avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti”.
 

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