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Esquilino, ritrovata Dana: il cuore del quartiere vince sull’indifferenza

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Dana Esquilino ritrovata e portata in ospedale

Non vagava più per le strade del quartiere Esquilino e l’assenza di Dana aveva fatto preoccupare (e non poco) i residenti della zona, tutti quelli che da tempo cercano di aiutarla visto anche lo stato di gravidanza in cui si trova. Fortunatamente ieri mattina, a seguito di numerosi sopralluoghi eseguiti dagli agenti della Polizia Locale in diversi quartieri della Capitale, è stato possibile individuarla e affidarla alle cure mediche del 118. Con l’indifferenza che è stata ‘battuta’ dal cuore grande dei cittadini, quelli che non demordono. 

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Dana ‘sparisce’ e l’Esquilino si mobilita per ritrovarla 

Dana K., cittadina di nazionalità tedesca senza fissa dimora, da giorni non si vedeva nel quartiere Esquilino e in tanti, tra istituzioni, residenti e associazioni di quartiere, hanno pensato bene di mettersi sulle sue tracce. Di mettere in moto una vera e propria macchina della solidarietà per non lasciare sola quella ragazza, che si teme vittima di abusi, e che tutti vorrebbero aiutare. Della sua storia, con l’aiuto dell’avvocato Valentino Lo Curto, ce ne eravamo occupati anche noi e proprio il legale ieri sui social aveva aggiornato, come fa ormai da tempo, sulla situazione della ragazza. “Stamattina la ASL ha finalmente ricoverato questa povera ragazza. Ringrazio tutti coloro (e sono stati moltissimi) che (anche in modo discreto) hanno contribuito, nei modi più diversi, a questo primo risultato. Dobbiamo sperare che i medici facciano un miracolo…e magari…per chi crede….pregare per il bambino e affinché’ Dana trovi la forza per rialzarsi e riprendersi la sua vita”. 

Gli agenti del I Gruppo Centro “ex Trevi”, diretti dalla dott.ssa Donatella Scafati, al termine di ricerche e appostamenti eseguiti per giorni in vari luoghi della Capitale, sono riusciti ad individuare la 36enne in piazzale del Verano. Solo dopo vari tentativi di avvicinamento e ore di incessante dialogo, portato avanti con pazienza e sensibilità da parte dei caschi bianchi appartenenti al Nae ( Nucleo Assistenza Emarginati), unitamente al personale della Sala Operativa Sociale, ieri mattina è stato possibile affidare la donna alle cure del 118. Un lavoro lungo, portato a termine anche grazie all’intervento dei medici della ASL di via Palestro. Ora Dana si trova presso l’ospedale Santo Spirito, dove lei e la bambina che porta in grembo potranno essere seguite con l’assistenza medica necessaria. Mamma e figlia, attualmente, si trovano  in osservazione, ma le condizioni di salute sembrano non destare preoccupazione. Questo è solo l’ultimo degli oltre 16mila interventi che, quest’anno, hanno visto impegnate le pattuglie della Polizia Locale dei reparti Nae, specializzati nelle forme di assistenza a persone fragili, che vivono in condizioni di emarginazione e forte disagio sociale, come il caso di D., seguita da mesi, ma per la quale i numerosi tentativi intrapresi per fornirle un adeguato ausilio non avevano dato finora un esito positivo. Con la speranza, come ha detto l’avvocato Lo Curto, che Dana si rialzi e si riprenda in mano la vita. La sua e quella della bambina che porta in grembo. 

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