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Fratelli Bianchi e gli animali maltrattati e uccisi: video di sevizie sui cellulari, indagati Marco e il padre

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Fratelli Bianchi

Quando si parla di Marco e Gabriele Bianchi basta poco, purtroppo, per tornare indietro nel tempo, a quella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020 quando Willy Monteiro è stato pestato di botte, nella zona della movida di Colleferro, e ucciso. Ora i due ‘gemelli’ di Artena sono in carcere per quell’omicidio, dovranno scontare l’ergastolo, ma a questo si aggiunge un altro terribile episodio. Che vede come protagonisti gli animali. Sì, perché Marco Bianchi non sarebbe solo un picchiatore e assassino, ma avrebbe un passato da sadico e avrebbe maltrattato degli animali, con quelle sevizie poi riprese con gli smartphone. 

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Il maltrattamento degli animali 

La procura di Velletri, che ha concluso la prima fase delle indagini, ha deciso di inviare un nuovo avviso di garanzia a Marco Bianchi. Ma non solo. Dovranno rispondere dell‘accusa di maltrattamento di animali anche, come ci hanno spiegato i Carabinieri, il padre Ruggiero e due amici di famiglia. Marco Bianchi ha ‘ricevuto’ il provvedimento nel carcere di Viterbo, mentre agli altri gli avvisi di garanzia sono stati notificati a casa dai militari della compagnia di Colleferro. 

I video dell’orrore sui telefoni 

L’indagine è partita dall’analisi dei telefoni di Marco e Gabriele Bianchi, accusati di aver ucciso Willy Monteiro, il 21enne che quella sera aveva solo cercato di fare da paciere. Loro, però, non avevano avuto pieta: lo avevano pestato di botte, poi lasciato lì a terra. Gli inquirenti, quindi, avevano deciso di far esaminare i loro cinque smartphone.  Ed è proprio in quei telefoni che sono stati scoperti foto e video dell’orrore, risalenti al 2017 e al 2019. Protagonisti un uccello e una pecora, animali che venivano maltrattati e seviziati con crudeltà e violenza. Da una parte Marco Bianchi armato di fucile da caccia, dall’altra un uccello già ferito. E via con gli spari. 

La loro indole violenta 

Sul caso, a ottobre dello scorso anno, era intervenuta anche l’associazione ENPA, che aveva parlato di crudeltà e indole violenta. L’Ente Nazionale Protezione Animali aveva presentato una denuncia per maltrattamento e uccisione di animali nei confronti dei fratelli Bianchi e aveva parlato di ‘pericolosità sociale’. In quei video, d’altra parte, era ben evidente il ruolo di Marco Bianchi: lui autore materiale di quelle crudeltà, il padre indagato perché il fucile, usato per ammazzare gli animali, è il suo. 

Ora, però, sono stati notificati gli avvisi di garanzia per uccisione di animali in concorso. E Marco Bianchi è indagato. Lui che avrebbe massacrato di botte Willy, fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere, e che in passato avrebbe torturato degli animali, che non potevano ribellarsi a quella furia. E che sono stati uccisi. 

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