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Influenza australiana e farmaci introvabili in Italia: è boom di contagi

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L'influenza australiana sta colpendo sempre più italiani, costringendoli a letto per una settimana. Quali sono i sintomi?

Linfluenza stagionale sta imperversando. I contagi sono aumentati notevolmente. Un fenomeno che sta provocando un vero e proprio ‘assalto’ alle farmacie. La richiesta di paracetamolo, mucolitici e prodotti per aerosol è aumentata notevolmente. Così tanto che iniziano a scarseggiare. Non era previsto un innalzamento così improvviso dei contagi e, soprattutto, non era previsto in questo periodo dell’anno. Solitamente l’aumento si registra a gennaio, non certo prima di Natale. 

Nelle farmacie scarseggiano i medicinali

Tanti i genitori che fanno le file, anche in più farmacie, per reperire i medicinali necessari. Troppi casi in poco tempo, questo ha fatto sì che i medicinali scarseggino. Solo la settimana scorsa si sono registrati un milione di contagi. Gli esperti definiscono l’influenza australiana come la peggiore degli ultimi 50 anni. Ma a creare problemi non sarebbe solo il boom di casi, ci sarebbe anche un problema strettamente legato alla produzione di farmaci.

È l’Aifa a evidenziare come 3.128 medicinali mancano anche per problemi di produzione. Tra i principali ci sono proprio quelli che aiutano a curare l’influenza e questo sarebbe legato non solo all’incremento della richiesta, ma anche a  un aumento dei costi dei materiali di confezionamento. Inoltre la situazione contagi che già adesso registra un’impennata, nelle prossime settimane è destinata a salire. Si stima che la prossima settimana si possa arrivare a un milione e mezzo di italiani a letto con l’influenza australiana. 

Ad indebolire gli organismi dei cittadini e renderli più vulnerabili al virus attualmente in circolazione sarebbero stati, secondo gli esperti, il lockdown e l’utilizzo dei dispositivi di protezione: le mascherine. I nostri organismi hanno avuto meno contatti con i virus e si sono, perciò indeboliti. I suggerimenti dei medici è che gli italiani acquistino i cosiddetti farmaci ‘generici’

 

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