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Medici non vaccinati, si va verso il reintegro: ecco cosa dice il Ministro della Salute

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morto per intossicazione da botulino

La situazione del Covid resta uno degli argomenti principali, non solo per i cittadini, anche per il Governo. Il neo-ministro Orazio Schillaci, con delega alla Salute, ha annunciato una serie di modifiche in merito alla diffusione del virus. Una serie di misure che evidenziano come il Coronavirus non sia più motivo di preoccupazione. L’idea, evidentemente, è quella di allentare la tensione sull’argomento che, secondo l’Esecutivo, non desta più preoccupazione, rassicurare la cittadinanza e far tornare il Paese alla normalità. Con questa finalità è stata redatta un’informativa con alcune misure da adottare per allontanare la paura dei contagi da Covid.

Le nuove misure

Tra le novità in vigore ci sarà lo stop al bollettino quotidiano che verrà invece reso noto settimanalmente. Non viene più ritenuto necessario rendere note le informazioni relativamente ai nuovi positivi, ai ricoveri, e ai decessi. Non più giornalmente, ma solo una volta a settimana. Quest’ultima è una piccola parte dell’informativa nella quale si legge l’intenzione di procedere verso “una progressiva normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti”.

Reintegro dei sanitari sospesi

Una novità rilevante, tra le varie disposte nell’informativa c’è il reintegro del personale sanitario che era stato sospeso per non essersi sottoposto all’obbligo vaccinale. Come ulteriore conseguenza ci sarà anche l’annullamento delle multe previste a carico del personale sanitario non vaccinato. Un atto necessario non solo per il ritorno alla normalità in senso più ampio, ma anche in ambito sanitario dove si registra una notevole carenza di personale.  Sono stati diversi i sanitari, sia medici sia infermieri che a causa della decisione di non sottoporsi a vaccino sono stati sospesi nell’anno appena trascorso. Alcuni medici no vax, invece, sono stati destinati ad incarichi diversi, lontani dal contatto con il pubblico per evitare l’eventuale diffusione del virus. 

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