Home » Ultime Notizie » Nuovi sintomi delle varianti Covid: ecco a quali sintomi bisogna fare attenzione

Nuovi sintomi delle varianti Covid: ecco a quali sintomi bisogna fare attenzione

Pubblicato il
coronavirus nel Lazio 26 aprile

Da più di un anno stiamo facendo i conti con il Coronavirus; più il tempo passa, però, più dovremmo conoscere il nostro nemico. Tuttavia non è proprio così, a causa delle varianti anche i sintomi stanno cambiando e a dimostrarlo sono proprio i dati clinici, raccolti in tutto il mondo. La variante inglese è stata tra le prime ad essere analizzata e diffusa: il Regno Unito è stato quindi tra i primi Paesi a raccogliere nuovi dati su una sintomatologia differente. 

Leggi anche:  Serbia paradiso dei vaccini: «Qui tutti possono scegliersi quello che vogliono». E la vita è tornata ‘normale’

Disturbi gastrointestinali: i nuovi sintomi del Covid 

Ad esempio tosse e polmonite se all’inizio erano il fattore x d’indicazione di positività ora non più; sembra infatti che le sindromi respiratorie siano meno comuni rispetto ad un anno fa. Lo studio arriva sempre dall’Inghilterra dove su 19mila pazienti, secondo uno studio degli ultimi mesi, la metà di questi non mostrava sintomi noti da Coronavirus. Nello specifico si è notato che i pazienti non avevano febbre, tosse, perdita del gusto e dell’olfatto: sintomi che oramai per tutti significano Covid-19. 

Leggi anche:  Quando verranno vaccinati gli studenti e i giovani: le dichiarazioni di Magrini (Aifa)

Se i sintomi noti diminuiscono è vero che se ne stanno creando di nuovi: come i disturbi gastrointestinali. Parliamo nello specifico di vomito e diarrea, disturbi manifestati frequentemente nel 2003 con l’epidemia di Sars – ma che con il Covid erano decisamente irrisori. Ovviamente la sintomatologia dipende dal sistema immunitario, dall’età del paziente, dalla variante del virus con cui si è stati a contatto. Purtroppo fin quando non si raggiungerà una copertura totale grazie ai vaccini, avremo ancora tanto da “imparare” sul Coronavirus. 

Impostazioni privacy