Home » Ultime Notizie » Ostia, la stagione balneare rischia di naufragare: spiagge sporche, ‘allo sbando’ e senza bagnini

Ostia, la stagione balneare rischia di naufragare: spiagge sporche, ‘allo sbando’ e senza bagnini

Pubblicato il
Spiaggia Ostia

Il maltempo arriva “in aiuto” dell’amministrazione capitolina. Sembra un paradosso, ma il brutto tempo ha finora nascosto la polvere sotto il tappeto – sempre fino a un certo punto – almeno a Ostia, dove finora residenti e turisti non si sono riversati sulle spiagge per prendere il primo agognato sole. E dove non avrebbero trovato arenili pronti ad accoglierli.

La stagione balneare, fissata per il 10 maggio con l’ordinanza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ne ha fissato il termine per il 30 settembre, non sarebbe comunque potuta partire senza problemi. Infatti per le spiagge libere attrezzate messe al bando da parte del Comune sono arrivate solo 2 offerte (su 6 concessioni disponibili). Per ovviare al problema degli arenili andati deserti, il X Municipio aveva pensato di affidare il servizio in maniera diretta e procedere all’assegnazione, come confermato prima dell’inizio formale della stagione dal minisindaco Mario Falconi.

Ostia in alto mare: mancano i bagnini e le gare di affidamento spiagge: stagione a rischio

Inizio fallimentare

Questa la dichiarazione fatta a pochi giorni dal via ufficiale alla stagione balneare. “Per il 10 maggio affideremo tutte le spiagge libere del X Municipio. Come l’anno scorso, per i lotti che sono andati deserti affiderò il servizio tramite affidamento diretto. L’obiettivo è quello di garantire il servizio di balneazione 7 giorni su 7, dall’inizio fino al termine della stagione per 10 ore al giorno”.

Ma, ad oggi, 22 maggio, la situazione non è affatto cambiata. Anzi, sembra essere peggiorata. Niente bagnini, spiagge sporche, accessi con gradini rotti e pericolanti, pieni di sabbia non spalata. E poi, ancora, mattoni buttati sull’arenile. Falconi, in evidente difficoltà, chiede di passare la palla al Campidoglio già da tempo. “Da più di un anno ho chiesto che la gestione passi al sindaco Gualtieri. Ma nonostante i miei appelli, mi ritrovo ancora la delega e gli stessi problemi del passato”.

Ostia, il bando per le spiagge libere è un flop: si va verso l’affidamento diretto

La rabbia dei cittadini

“Il litorale è uno schifo”. È raccolto in questa breve frase lo sdegno di molti cittadini di Ostia, che ieri, nonostante il maltempo, sono andati a fare una passeggiata sul lungomare. “Come si può andare in spiaggia? Il sole uscirà e di certo queste non sono spiagge pronte ad accogliere i bagnanti”, commenta un cittadino indicando fontane e docce rotte, passatoie mancanti, scalini di accesso distrutti. E cumuli di spazzatura, cestini per la raccolta rifiuti mancanti o rotti. 

“Non ci sono i bagnini: vogliamo altri morti? O dobbiamo sperare che ci sia sempre la fortuna che ci assista? Possibile che il mare di Roma debba essere trattato così? Eppure paghiamo le tasse anche noi, come chi abita ai Parioli. Di Ostia si parla sempre male, ma è perché si vuole che venga vista in un certo modo. Se solo chi ci spreme come limoni ci fornisse anche i servizi, allora avremmo un posto splendido, di cui vantarci”, conclude amareggiato.

L’attacco delle opposizioni

Contro l’amministrazione in carica si scaglia Paolo Ferrara, Rappresentante al Consiglio Nazionale M5s per la circoscrizione Centro Italia e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina. “Comincio a pensare che Gualtieri non sia uno che non riesce a vedere la soluzione: è uno che non vede proprio il problema. Questo Sindaco non lo dice, ma il maremoto che ha prodotto la sua incapacità di gestione delle spiagge di Roma sta provocando danni economici e ambientali senza precedenti. Forse non si è accorto che il 28 aprile ha firmato una Ordinanza balneare taroccata, dove scientemente sono stati stralciati tutti gli articolati relativi alla gestione e alla tutela delle spiagge libere di Ponente e quelli relativi alle spiagge di Levante. Il Sindaco venga in Aula a spiegare se sapeva che stavamo andando verso una catastrofe ambientale ed economica del litorale”.
“Ci spieghi – prosegue Ferrara –  perché non ha preso provvedimenti per risolvere le questioni e soprattutto chiarisca alla città cosa sta facendo per risolvere il problema in questo momento. La stagione balneare è stata aperta in ritardo di dieci giorni e dopo altre due settimane siamo ancora in alto mare. Una Amministrazione che incassa l’ennesimo flop nelle gare fatte per trovare operatori interessati alle spiagge libere, la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza per i frequentatori degli arenili e l’assenza degli assistenti bagnanti nelle spiagge. I chioschi chiusi ai Cancelli dove gli unici che si prendevano cura della sabbia e delle dune erano i loro gestori. Inoltre, il silenzio sul fatto che anche per Capocotta a breve sarà lo stesso disastro”.

Danno senza precedenti

“Un danno senza precedenti per le spiagge libere di Levante – conclude Ferrara – dove le dune e tutto l’ecosistema sono considerati un sito ambientale di alto interesse comunitario dall’Unione Europea e che viene messo a rischio da una Amministrazione incapace e omertosa. Ricordo a Gualtieri che un autorevole organismo scientifico, l’Istituto Nazionale di Botanica, ha attribuito al sistema dunale che si snoda lungo la via Litoranea di Ostia caratteristiche di unicità in Italia e che quelle spiagge sono frequentate da più di 3 milioni di persone nel periodo estivo. Dunque, visto che mancherà la pulizia e la protezione delle dune, sarà ricordato come il Sindaco responsabile del più grande degrado ambientale che si sia mai visto sul litorale romano”.
(Foto di Eugenio Landi)
Impostazioni privacy