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Pesci e tartarughe marine senz’acqua e agonizzanti al Parco degli Acquedotti: ‘Possono pure morire’

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Laghetto Parco degli Acquedotti

Non bastavano i ragazzini che usavano le tartarughe come palloni, da prendere a calci a loro piacimento, sotto gli occhi dei genitori che invece di intervenire ridevano. Adesso le tartarughe marine, così come i pesci che vivono nel laghetto del Parco degli Acquedotti, in via Lemonia, a Roma, rischiano di morire anche a causa del prosciugamento delle acque.

“Ancora una volta, come oramai da diversi anni accade, il laghetto del Parco degli Acquedotti, area verde  dell’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica, situato nel VII Municipio di Roma, si sta prosciugando. Un guasto alla condotta dell’acqua che inspiegabilmente non viene riparato interrompe il flusso idrico. E così che decine di tartarughe acquatiche, pesci ed anfibi rischiano la vita e si radunano nel centro del laghetto cercando la salvezza nelle acque ancora presenti”, fanno sapere i volontari di Earth.

Pesci e tartarughe confinati in pochi centimetri d’acqua

Gli animali sono ammassati nella poca acqua rimasta. Le tartarughe mostrano le zampe disidratate e sono ricoperte di melma, mentre i pesci annaspano e boccheggiano. Ci sono diversi pesci già morti e presto anche le tartarughe faranno la stessa fine. «Sono oramai diverse decine le segnalazioni che arrivano ad EARTH e abbiamo fatto presente al VII Municipio che serve una immediata soluzione”, fa sapere Valentina Coppola, presidente di EARTH. “Gli animali agonizzano e serve una idrobotte per alimentare le acque del laghetto».

Dall’associazione animalista invocano una soluzione immediata, invece hanno trovato un muro di gomma. «Quello che è più incredibile – spiega Valentina Coppola – è quanto viene risposto dall’Ente Parco ai cittadini che chiamano preoccupati per le sorti delle tartarughe. Proprio ieri una signora si è messa in contatto con noi. La donna era sul posto e le abbiamo consigliato di telefonare al Parco. Dopo pochi minuti ci ha fatto sapere che la risposta ricevuta era che le tartarughe possono pure morire “poiché non sono animali selvatici, ma animali esotici portati dalle persone e che anzi sono dannose per l’ambiente”».

Pronta la denuncia contro l’Ente Parco

Earth così ha pronta una denuncia: «Ci siamo rivolti al nostro ufficio legale e depositeremo una denuncia per rifiuto atti d’ufficio e se anche solo uno di quegli animali dovesse morire per il perdurare della carenza di acqua trascineremo in tribunale Ente Parco e Comune di Roma per uccisione di animali. È vero che le tartarughe Trachemys non dovrebbero trovarsi in quel laghetto – conclude Coppola – come non dovrebbero trovarsi in nessun corso d’acqua o laghetto romano, ma se sono presenti è a causa della omessa custodia dell’area da parte di chi ha l’obbligo di vigilare. E comunque ogni animale è protetto dalla legge in egual modo, senza distinzione tra selvatici o esotici, non si può lasciar agonizzare e morire degli animali senza alzare un dito e chi ha deciso di farlo ne pagherà le conseguenze».

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