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Pomezia, licenziati senza preavviso e senza liquidazione: la disperazione degli operai

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Piazza Pomezia

Siamo spiacenti di dover comunicare la risoluzione del rapporto di lavoro a causa della decisione di cessare l’attività aziendale. La risoluzione avrà effetto dal ricevimento della presente e le competenze di fine rapporto saranno elaborate e corrisposte nei tempi tecnici di legge. La ringraziamo per l’attività prestata“.

Con queste poche e fredde parole i dipendenti della Rigena, azienda di produzione e commercializzazione di materiali plastici rigenerati con sede a Pomezia in via Laurentina, sono stati “liquidati”. Licenziati di punto in bianco, senza nessun preavviso e senza che nell’aria ci fosse alcun sentore di crisi nei mesi o nei giorni precedenti.

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Licenziati e non pagati

E, oltre al danno, la beffa. Gli operai, infatti, in busta paga non hanno visto né il Tfr, né il mancato preavviso di licenziamento. Mancano all’appello dei pagamenti anche i ratei della quattordicesima. Il licenziamento in tronco è avvenuto il 13 giugno. I pagamenti, come da accordi, dovevano essere effettuati entro il 20 luglio, ma ad oggi gli operai non hanno ricevuto nulla. E sono disperati: senza lavoro e senza soldi.

All’origine della chiusura di fretta e furia dell’azienda la fine di un appalto che garantiva le entrate.

La società non forniva il vestiario né le mascherine“, raccontano. “Abbiamo dovuto comprare tutto noi, così come occuparci noi del lavaggio – e quindi della relativa spesa – dell’abbigliamento necessario per lavorare. Non sempre, inoltre, venivano garantite le 40 ore per cui eravamo stati assunti, con la conseguenza che le nostre buste paga erano spesso più leggere rispetto a quanto sarebbero dovuto essere, perché avevamo lavorato meno del previsto. Ma di certo non per nostra volontà”.

La disperazione dei lavoratori

Le buste paga di giugno, anche a causa delle riduzioni di orario decise dall’azienda, oltre che per i mancati emolumenti, sono praticamente a zero. E gli operai da due mesi e mezzo sono senza soldi, oltre che senza lavoro. “E’ una situazione drammatica”, si confidano. “Come facciamo a pagare le bollette, il mutuo e la spesa? E chi ci offre un nuovo lavoro in piena estate?” 

Domande a cui non si riesce a dare una risposta…

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