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Quando e dove si toglieranno le mascherine al chiuso? Cosa cambia dal 1° maggio

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militare a processo: aveva rifiutato di indossare la mascherina

Prima l’abolizione graduale del Green Pass, poi il superamento di alcune regole severe e un allentamento di quelle misure che, da oltre due anni, sono la quotidianità (e purtroppo) degli italiani. Mascherine, certificazione verde, distanza sociale e norme impartite in ogni dove, dai salotti televisivi ai virologi sempre più telegenici. Ora, però, il Governo ha deciso di ‘riaprire‘, di ritornare passo dopo passo alla normalità, nonostante il virus continui a circolare, tra varianti e sotto varianti sempre più dominanti. E se il Green Pass (in versione rafforzata) ora è sempre meno richiesto, il 30 aprile dovrebbe essere l’ultimo giorno per l’obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso. Ma è bene usare il condizionale perché la proroga potrebbe essere dietro l’angolo. 

I luoghi dove le mascherine potrebbero restare obbligatorie

Fino al 30 aprile le mascherine al chiuso saranno obbligatorie, poi dal prossimo 1 maggio qualcosa potrebbe cambiare. Ma gli esperti sembrano essere tutti d’accordo: l‘obbligo del dispositivo di protezione in quei luoghi ancora troppo a rischio, dove il virus circola facilmente, potrebbe essere prorogato. Molto probabilmente, ma non è ancora nulla di certo, dovranno continuare a indossare la mascherina tutti quelli che svolgono attività aperte al pubblico, come cassieri al supermercato, commessi, impiegati negli uffici pubblici. E i clienti dovranno rispettare la stessa misura? Il Governo in queste ore sta decidendo, anche perché mancano poche settimane. 

Ma non solo. La mascherina potrebbe restare obbligatoria anche sui mezzi di trasporto pubblici o per guardare un film al cinema o uno spettacolo al teatro. Forse, in questi casi potrebbe bastare la chirurgica, mentre nei luoghi di lavoro privati la decisione potrebbe spettare al datore di lavoro. Resta il fatto che nei luoghi dove il rischio assembramenti è forte è sempre raccomandato proteggersi, che sia all’aperto o al chiuso (dove è ancora obbligatoria la mascherina). 

La posizione degli esperti sulle mascherine al chiuso

E se da una parte c’è chi vorrebbe eliminare tutte le restrizioni e ritornare alla normalità, dall’altra c’è chi urla ancora alla cautela e alla prudenza perché il virus non si può dire ancora sconfitto. Anzi, la variante Omicron 2 sta facendo registrare un boom di contagi e ora in Italia si teme per la mutazione Xe, quella che per la prima volta è stata scoperta a gennaio nel Regno Unito, quella che sembrerebbe essere ancora più contagiosa. 

Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, a Repubblica, ha spiegato che lui la mascherina la metterà la stesso, indipendentemente da quello che deciderà il Governo: “Soprattutto al chiuso, perché con la Ffp2 il rischio di contagio si abbatte di oltre la metà. E poi ha una doppia funzione: serve a se stessi e agli altri. Ci sono contesti dove terrei l’obbligo come forma di rispetto per le persone fragili: penso a ospedali, case di riposo, residenze per anziani o disabili”.

Della stessa opinione anche Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova: “Sono contraria, al momento, alla rimozione delle mascherine nei luoghi al chiuso perché ad oggi è l’unica difesa che noi possiamo utilizzare. Visto che la quarta dose del vaccino al momento non sarà per tutti, come è giusto che sia, ma eventualmente sarà dedicata soltanto alle persone più fragili. Per tutti gli altri è importante proteggersi attraverso l’uso della mascherina”. 

 

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