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Rivolta nel carcere di Civitavecchia: agente colpito con una sedia e lancio di bombolette incendiarie

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Rivolta nel carcere di Civitavecchia

Civitavecchia. Una vera e propria rivolta è scoppiata nel carcere locale: l’obiettivo della sommossa era quello, a quanto si apprende, di evitare ed opporsi al trasferimento del detenuto in un altro penitenziario. Il fatto è accaduto proprio nelle prime ore di questa mattina, lunedì 22 maggio 2023. Il detenuto, infatti, era spalleggiato da altri due carcerati. Una crisi di rabbia improvvisa, davanti alla decisione da parte della direzione sul trasferimento. Subito dopo l’aggressione e lo scontro con gli altri agenti. 

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Aggressione nel carcere di Civitavecchia e lancio di bombolette incendiarie

Erano più o meno le 8.00 del mattino di oggi, lunedì 22 maggio 2023, quando si è verificata improvvisamente l’aggressione imponderabile. Il soggetto ha fatto irruzione nel Corpo di Guardia colpendo un agente che si trovava sul posto, ripetutamente, armato di una sedia. L’agente di Polizia attualmente è stato trasportato al Pronto Soccorso cittadino per le cure del caso. Come anticipato, il soggetto era fiancheggiato da altri due detenuti, per opporsi al trasferimento prima comunicatogli dalla direzione. Inoltre, ci sarebbe stato anche un lancio di alcune bombolette di gas butano accese – di quelle normalmente utilizzate nelle celle per cucinare – per poi farle esplodere: l’esplosione ha provocato anche la diffusione, conseguente, di diversi frammenti metallici, ulteriore fattore di rischio per gli agenti coinvolti nel tentativo di sommossa. 

Gli scontri e le colluttazioni

In effetti, dopo la prima aggressione si è scatenata una vera e propria battaglia tra i detenuti che avevano fatto irruzione nel corpo di guardia e gli agenti intervenuti per sedare la ”rivolta”. Soltanto dopo diversi minuti di concitazione e scontri, alla fine, i tre belligeranti sono stati bloccati e denunciati per valutarne il comportamento dal punto di vista penale ed eventualmente applicare le sanzioni disciplinari come da regolamento penitenziario. 

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