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Acilia, nonnina pusher ingaggia il nipote 17enne per spacciare droga nel quartiere

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Roma, si lava i piedi nella fontana delle Naiadi

Roma. ”I nonni dovrebbero essere più presenti nella vita dei nipoti”. Certo, perché no: i giovani possono imparare tanto dagli anziani, detentori di un sapere tradizionale e di grande saggezza racimolata nel corso del tempo. I giovani, poi, sono come spugne, assorbono tutto rapidamente, nel bene e nel male. In questo caso, il giovane aveva imparato bene l’arte e continuava così in maniera impeccabile le buone tradizioni di famiglia. L’ultimo caso di cronaca in merito è abbastanza eclatante.

La nonnina pusher e il nipote 17enne

Un rapporto fatto anche di affetto, sicuramente, ma non solo. Sotto c’era anche dell’altro: affari. E non affari qualunque, perché entrambi erano invischiati nello spaccio di sostanze stupefacenti. La nonna, insieme al nipotino, erano alle prese con una complessa ed articolata attività di spaccio nel quartiere: da una parte la concretezza e la pragmaticità della donna anziana, dall’altra i contatti e l’agilità del nipotino, felice di aiutare la nonnina e di poter svolgere delle attività così gratificanti insieme.

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Con le mani nel sacco: ma non era marmellata…

Durante i controlli dei Carabinieri nella zona di Acilia, i militari si sono imbattuti in un caso che forse, in prima battuta, ha strappato loro anche un lieve sorriso di ironia. Di certo, non si è trattato di un fenomeno che si vede tutti i giorni.

Infatti, la perquisizione ha colto con le mani nel sacco nonna e nipote. Un sacco fatto di droga, per specificare, e non la consueta marmellata – quella sì, della nonna per tradizione. 

L’arresto dei Carabinieri

In manette sono finiti nonna 48enne e nipotino 17enne, sorpresi dai Carabinieri della Stazione di Acilia in possesso di 130 g hashish e 55 g di marijuana. Il fatto si è verificato nel tardo pomeriggio di sabato 17 settembre. La donna, poi, è stata condotta dinanzi all’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo mentre il minore è stato associato presso il centro di prima accoglienza di Casal del Marmo.

 

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