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Roma: voragini, buche, radici e incidenti all’Infernetto. Strade chiuse per bici e moto

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Roma. Troppe buche, strade dissestate e radici all’Infernetto. E laddove si penserebbe immediatamente ad un programma vasto e completo di manutenzione, invece, verrà introdotta quella sembra avere tutto l’aspetto di una scorciatoia bella e buona: strade vietate a motociclette, scooter e biciclette. Zero spese, e problema rimandato insomma. 

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Dunque questo è quanto accade all’Infernetto, un quartiere quartiere del litorale tra Ostia e l’Eur: da queste parti lo stato clinico delle strade è talmente compromesso e critico che il comandante della polizia locale – su richiesta dell’ufficio tecnico del X Municipio – ha dovuto procedere con la firma di un’ordinanza che impone il divieto di transito alle due ruote. Doveroso  sottolineare che non si tratta di strade secondarie, ma di arterie principali della viabilità che attraversano l’interno quartiere, come ad esempio via Antonio Lotti, via Alberto Franchetti, via Umberto Giordano, viale del Lido di Castel Porziano e via Alessandro Stradella. Tutte strade in cui continuano a registrarsi incidenti con una certa frequenza. Come riferito anche dal Messaggero, la risposta dal Municipio X è stata ”Non mancano solo i fondi, ma anche i tecnici. Non abbiamo geometri a sufficienza”. E, dunque, ecco che scattano i primi divieti dell’occasione. 

Strade chiuse e rabbia dei residenti

La rabbia dei residenti per i provvedimenti messi in campo dalla Polizia Locale non ha tardato a farsi sentire: ”Ci sembra una decisione assurda – commenta Giosuè Mirizio, presidente del comitato cittadino “Infernetto Sicuro” – invece di pensare a riparare le strade pensano a vietare scooter e biciclette. Noi residenti abbiamo anche versato oltre 500 milioni di euro affinché proprio quelle strade venissero acquisite al patrimonio comunale per la manutenzione. A questo punto ci restituiscano i soldi versati”. A difendere invece la scelta dell’ufficio tecnico per la sicurezza di centauri e ciclisti è stato il delegato del presidente Falconi: Calcerano ha detto che ”Coprire semplicemente le buche non è la soluzione se poi dopo qualche settimana si riaprono”.

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