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Scandalo Atac: i falsi certificati medici e la multa pro capite di 23mila euro

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autista atac aggredito

Multa di 23.254 euro per otto dipendenti dell’Atac, lo scandalo dei falsi certificati medici. L’inchiesta riguarda alcuni dipendenti dell’azienda di trasporti romana che hanno presentato diversi certificati medici (falsi) prolungando così i periodi festivi. Una volta scoperti attraverso dei controlli, sono stati denunciati alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti. I giudici contabili hanno stabilito e monetizzato il danno degli autisti, ammontando alla richiesta di un rimborso di 23mila euro. 

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Le finte malattie degli autisti Atac 

Dai certificati medici falsi, che attestavano le malattie dei figli piccoli, ai finti ricoveri ospedalieri e visite specialistiche, gli autisti dell’Atac avevano realizzato un escamotage ad hoc per non andare a lavoro. 
Le indagini, partite nel 2018, sono iniziate proprio con il controllo dei certificati medici; la magistratura contabile ha acquisito i verbali dei medici sanitari dai pm che indagavano sugli autisti.  Uno dei medici ha dichiarato “Tutti i certificati recano una firma che non è la mia né sono complicati da me come faccio solitamente”, anche un’altra dottoressa ha raccontato una versione simile. 
Con questo stratagemma gli autisti riuscivano a passare lunghi periodi senza lavorare, ma retribuiti. I sospetti sono nati quando i certificati medici insorgevano per prolungare i giorni delle festività. 

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La denuncia interna del 2018 

I fatti risalgono al 2018 quando Paolo Simioni, ex impiegato Atac, si è rivolto alle forze dell’ordine denunciando i dipendenti infedeli. Gli stratagemmi degli autisti però, hanno avuto inizio nel 2011. 
Ora finalmente sono iniziati i provvedimenti e oltre ad un processo penale, potrebbero dover risarcire l’azienda per danni arrecati con la loro condotta fraudolenta

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