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Spari al Vaticano, arrestato l’automobilista che diceva di essere San Michele

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calci e pugni per mettere a segno una rapina

Il conducente Erjol Nako, che diceva di essere “San Michele”, seminando il panico per le strade di San Pietro, Domenica 19 Giugno, è stato arrestato. Il giudice ha convalidato questa mattina il fermo di polizia e carabinieri. Un respiro di sollievo soprattutto per l’ex moglie che, nonostante fossero divorziati, continuava a subire diverse aggressioni. 

Qui i dettagli: Spari al Vaticano: ”Diceva di essere San Michele”, chi è l’uomo fermato dagli agenti

Arrestato Erjol Nako 

La sua corsa è iniziata in pieno centro, al Pantheon, Domenica 19 Giugno. Due agenti si erano avvicinati alla sua Bmw per capire il motivo per il quale fosse lì. Ma alla vista degli agenti, il conducente ha iniziato la sua folle fuga. Una fuga che ha portato diversi momenti di panico e che si è conclusa, solamente, con l’intervento delle forze terroristiche e gli spari (alle gomme) dei militari.

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Il giudice ha convalidato il fermo, è accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Già pregiudicato per droga e maltrattamenti nei confronti della ex moglie. Al momento, come riporta Repubblica, si trova ancora all’ospedale per le lievi ferite riportate durante la fuga. Domani, dopo le dimissioni, sarà trasferito in carcere. 

 

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