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Vaccino AstraZeneca verso lo stop alle donne più giovani: attesa per il nuovo verdetto dell’Ema

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Pillola Pfizer

Il nome è diverso: da AstraZeneca a Vaxvezria. Ma i dubbi sono sempre gli stessi: c’è una correlazione tra la somministrazione del vaccino made in Pomezia-Oxford e i rarissimi casi di trombosi, che si sono verificati soprattutto tra le donne più giovani? Dopo lo stop momentaneo in diversi Paesi (anche in Italia) e la conseguente analisi dell’Ema con esito favorevole, perché “i benefici superano i rischi”, si torna a parlare di AstraZeneca a distanza di poche settimane. 

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In un’intervista rilasciata al Messaggero, Marco Cavaleri, responsabile della strategia sui vaccini di Ema aveva spiegato che: «Queste trombosi cerebrali con carenza di piastrine sembrano essere l’evento principale da approfondire. In sintesi: nelle prossime ore diremo che il collegamento c’è, come questo avviene dobbiamo però ancora capirlo». Le indagini si stanno concentrando proprio sui rari di trombosi segnalati in vari Paesi, soprattutto nelle giovani donne. «Le giovani donne, spesso protagoniste dei casi di trombosi, patiscono meno l’effetto del Covid, dovremo valutare dunque il rapporto rischi-benefici per loro. Non dimenticando che anche le giovani donne finiscono in terapia intensiva per Covid. Dunque servirà un lavoro molto meticoloso per capire se il rapporto rischi benefici è favore del vaccino per tutte le età» – ha dichiarato Cavaleri. Sembrerebbe che le reazioni avverse abbiano riguardato le donne sotto i 50 anni ma «ci sono stati casi anche tra i 50 e i 60 e ci sono anche uomini, circa il 20 per cento. Età media attorno ai 45-47 anni». 

Vaccino AstraZeneca in Italia

Molti Paesi come Francia, Olanda, Islanda, Svezia, Finlandia e Canada hanno deciso di limitare l’uso del vaccino AstraZeneca agli over 60, mentre in Italia si prosegue con la campagna di vaccinazione. Ma potrebbero presto anche arrivare delle ulteriori limitazioni, perché oggi l’Ema si riunirà e si capirà se ci saranno dei cambiamenti. 

Come ha anticipato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a Radio 24, è possibile che l’Ema indichi che per una determinata categoria/fascia d’età è meglio non utilizzare AstraZeneca. In ogni caso, per Pierpaolo Sileri, il vaccino è stato utilizzato in un numero alto di soggetti e gli eventi trombotici rari che sono stati segnalati sono pochi, convinto che “il rapporto rischio-benefici sia positivo”. AstraZeneca, d’altro canto, come riporta Skynews,  ha deciso di sospendere la sperimentazione del vaccino a bambini e adolescenti, perché è in attesa di capire cosa dica l’ente regolatorio britannico sulla possibile correlazione con i casi di trombosi nelle persone adulte. 

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