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Carabinieri individuano banda che riciclava assegni rubati: 14 arresti, tra cui 2 ad Aprilia

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L'operazione dei Carabinieri di questa mattina contro la banda di truffatori_È iniziata stamattina all’alba l’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere che ha portato all’arresto 14 persone (12 in carcere e 2 con obbligo di firma), tra cui due apriliani, per il reato di associazione per delinquere a vario titolo per la falsità materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio, nei territori della Provincia di Roma, Latina e Napoli.

Il decreto è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, dottoressa Laura Condemi, e riguarda anche due cittadini di Aprilia: M.G. anni 54 e R.G. anni 46, oltre ad un cittadino di Sezze, B.A., di 63 anni.

L'operazione dei Carabinieri di questa mattina contro la banda di truffatori___L’operazione di indagine, partita nel gennaio del 2013 a seguito di una denuncia di un direttore di banca, ha permesso di documentare che la banda avrebbe aperto oltre 20 conti correnti bancari in tutto il territorio nazionale usando documenti falsi e versandovi assegni bancari di provenienza illecita per circa 300.000 euro complessivi.

I documenti falsificati dai truffatori per riscuotere gli assegni rubatiComplice nella banda sarebbe anche un dipendente dell’INAIL che forniva informazioni riservate, documenti d’identità falsi che venivano usati dagli indagati per vari motivi loschi e truffaldini.

Nel corso dei mesi, i militari sono riusciti a verificare che la brigata si sarebbe impossessata di assegni intestati a reali beneficiari, emessi dall’INAIL o da compagnie di telefonia, avrebbe falsificato i documenti intestandoli agli stessi destinatari dei conti correnti. Da qui alcuni soggetti, con sempre con documenti falsi, avrebbero aperto conti correnti sui quali venivano versati quegli assegni, mentre altri trasferivano il danaro dai predetti conti a carte prepagate a loro intestate.

I documenti falsificati dai truffatori per riscuotere gli assegni rubati_Sembrerebbe poi che la banda abbia utilizzato nella falsificazione delle carte d’identità e dei certificati di attribuzione del numero di codice fiscale, falsi sigilli riportanti l’impronta del comune di Roma e dell’Agenzia delle entrate di Roma.
M.C.

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