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Ardea, sospetti di “inciucio”, le spiegazioni di Umberto Tantari

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“Nessun inciucio, solo tanta delusione e rabbia, quando decisi di candidarmi al consiglio comunale ero convinto di poter affrontare i problemi della città e dei cittadini, ben presto mi sono reso conto che cosi non è; ognuno ha una sua ricetta miracolosa ma il male della città non si risolve”. Queste le prime parole d Umberto Tantari che risponde alle accuse di inciucio – se non peggio – che gli sono state rivolte in occasione del suo strano comportamento nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “Sono uscito dal consiglio comunale deciso a non rientrare e far mancare cosi il numero necessario per eleggere il presidente del consiglio, ascoltare l’intervento del sindaco prima e quello di Massimiliano Giordani poi che addossavano la colpa ad Abate che a detta loro avrebbe voluto mantenere la carica per lui, aver assistito anche alla discussione dove alcuni membri di partito pretendevano che Abate non aprisse i lavori del consiglio comunale, ha generato in me la rabbia di chi sa come ha condotto la presidenza in questi mesi Abate; era il mio candidato a sindaco e ancora oggi lo ritengo l’unico degno di questo carica – ha proseguito Tantari – Ho voluto mettere fine a questa giostrina di maldicenze create ad arte da chi inciucia veramente con questa amministrazione. Quattro mesi senza presidente, senza che la maggioranza potesse eleggerlo, intanto il paese è allo sbando, e noi che avremmo dovuto fare ? giocare ai politici fregandosene della città? Guarda caso chi alza la voce e grida allo scandalo sono quelli che hanno incarichi di partito e stipendiati, vado avanti convinto di aver fatto il bene non della maggioranza ma della mia Ardea, sono fermamente convinto di essere all’opposizione ma non dedito all’ostruzionismo, chi mi conosce sa che non ho interessi diversi, il mio interesse è mirato alla soluzione dei problemi e non alle chiacchiere da bar”.

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