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Roma. ‘Smettetela di litigare’, ma viene picchiato e accoltellato dal branco

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Voleva solo riportare la calma per dormire in tranquillità e invece è finito all’ospedale dopo essere stato picchiato e accoltellato. E’ successo a Roma, a Torpignattara, in una traversa di via Casilina. Una rissa in strada davanti a un bar di via Artena, poi l’intervento pacificatore di un uomo finito male.

Tutto è iniziato nella notte tra sabato e domenica. Attorno alle 6 del mattino di domenica, dopo ore di schiamazzi, una decina di ragazzi peruviani ha cominciato a lanciare delle bottiglie in vetro contro il muro del bar. Le urla accompagnavano il “gioco”, che ben presto si è trasformato in un’accesa discussione. Da lì alla lite è passato poco tempo. I toni si sono alzati, tanto da svegliare chi dormiva negli appartamenti vicini.  

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Aggredito e accoltellato 

A svegliarsi anche un uomo di 50 anni che, intenzionato a riportare la calma per poi riprendere a dormire in pace, decide di scendere in strada. “Basta, smettetela, non se ne può più!”. Ma  gli stranieri, che prima erano uno contro l’altro, si sono coalizzati tutti contro di lui. Lo hanno accerchiato e picchiato. Il 50enne è caduto a terra a causa delle percosse ricevute, ma i sudamericani non erano ancora soddisfatti. Uno di loro ha estratto un coltello e lo ha colpito a una mano.

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L’intervento della polizia

Dopo averlo ferito, gli aggressori sono fuggiti per paura che arrivasse la polizia. E in effetti poco dopo sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e una volante della polizia. L’uomo è medicato sul posto: gli hanno messo alcuni punti sulla mano. Per lui fortunatamente solo una prognosi di pochi giorni. Agli agenti intervenuti ha raccontato di non sapere i motivi dell’aggressione. “Ho solo chiesto di smetterla. Volevo che si allontanassero e che la piantassero di gridare. Stavo solo cercando di dividerli. E invece se la sono presa con me con una cattiveria incredibile”, ha raccontato l’uomo agli agenti intervenuti. 

E adesso la polizia ha avviato le indagini per risalire al branco che ha compiuto l’aggressione. Dal primo momento sono stati avviati i controlli in tutta la zona e sono stati acquisiti i filmati delle videocamere di sorveglianza per vedere se possano esserci immagini utili per il riconoscimento dei componenti del gruppo di aggressori.

 

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