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La ASL concede solo 12 ore di assistenza a Lavinia, la bimba rimasta tetraplegica a Velletri

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lavinia montebove

C’è rabbia e sconforto nel papà di Lavinia Montebove, la bambina rimasta tetraplegica dopo essere stata investita da un’automobile nelle ore di asilo. La ASL Roma 6, che copre il territorio di Velletri dove abita la bimba, avrebbe scelto per “12 ore di assistenza” alla minore, nonostante la signorina oggi sia immobile, gastrectomizzata e tracheostomizzata, avendo quindi bisogno di un controllo sanitario continuo che le impedisce, per ovvi motivi di stare da sola. 

La denuncia del papà di Lavinia

Durante il processo per Lavinia Montebove, investita nell’agosto del 2018 davanti l’asilo nido di Velletri, la Asl Roma 6 ha confermato, attraverso la dottoressa Lucia Castagnoli (medico responsabile del servizio assistenza domiciliare della Asl locale), come la bambina abbia bisogno “solo di 12 ore di assistenza giornaliera”. Una situazione inaccettabile, viste le condizioni della bimba, soprattutto per la famiglia che oggi deve stare dietro alla figlia in ogni faccenda vista la sua grave disabilità.

Massimo Montebove, padre della bambina, su Il Messaggero dice: “La gestione è a totale carico nostro, dalle 14 a mezzanotte, senza contare che ci sono molti scoperti nei turni infermieristici per via della carenza di personale e che il materiale sanitario fornito non copre tutte le esigenze. Se la difesa voleva dimostrare che godiamo di una assistenza totale e gratuita, direi che per l’ennesima volta ha fatto un buco nell’acqua”. 

La causa legale verso la scuola e l’investitrice

Sono emersi durante la l’udienza, come la polizza dell’asilo dove frequentava la bambina di Velletri, potrebbe non coprire i sinistri stradali, specie nella dinamica dove la minorenne sarebbe stata investita. Su quello che riguarderebbe l’assicurazione della scuola materna, il teste in aula ha comunicato che, dopo la tempestiva denuncia della maestra sarebbe mancata la documentazione da integrare per avviare la pratica e che la stessa non e stata mai fornita.

In merito, il legale della famiglia Montebove, l’avvocatessa Cristina Spagnolo, ha detto: “Il fascicolo non e’ stato istruito. Abbiamo appreso dopo il sinistro i dati dell’assicurazione del veicolo, ma non siamo mai stati messi a conoscenza della polizza che assicurava l’asilo. Solo nei mesi scorsi e’ avvenuto questo. Abbiamo inoltre un contenzioso con la compagnia di assicurazione del veicolo rispetto alle spese sanitarie future che la famiglia dovrà sostenere, come le 12 ore ulteriori di assistenza”.

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