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Bonus 150 euro ai pensionati, chi non lo ha ricevuto e perché: come controllare

Pubblicato il
pagamenti pensioni aprile 2023

Potrebbe essere capitato a qualche pensionato, che in questi giorni non siano arrivati i soldi legati al bonus 150 euro. Niente paura, tutto fortunatamente si può risolvere, in un’anomalia che già diversi anziani hanno segnalato anche in rete e gli Enti competenti. Infatti, in caso di anomalie, è necessario contattare l’Inps per richiedere l’agevolazione. Per accertarsi dell’avvenuto pagamento, bisogna controllare il cedolino di novembre.

Bonus 150 euro non erogato: cosa deve fare il pensionato?

Con la mensilità di novembre, tutti i pensionati che ne hanno diritto devono aver ricevuto il bonus 150 euro. Per verificare l’avvenuto pagamento si può andare nella propria pagina personale, sul sito dell’Inps, e controllare il cedolino di questo mese nella specifica sezione cedolini. Chi non ha ricevuto l’indennità, dopo aver verificato di essere in possesso di tutti i requisiti per ottenere il bonus, deve mettersi in contatto con l’Inps per richiedere l’erogazione della somma.

L’agevolazione è stata introdotta a fine settembre con il decreto Aiuti ter. È in forma ridotta e per una platea ristretta di beneficiari e beneficiarie. La misura è stata pensata per contrastare il caro prezzi. A regolare il bonus per i pensionati e le pensionate è l’articolo 19 del DL n.144 del 2022 che stabilisce quali sono i requisiti da rispettare per ricevere il pagamento. Per prima cosa, bisogna essere residenti in Italia ed essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022.

Ulteriori criteri per il Bonus pensioni

Bisogna anche avere un reddito personale assoggettabile a IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore a 20.000 euro per il 2021. Dal calcolo si escludono i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. Coloro che rispettano le caratteristiche indicate dal Decreto Aiuti ter hanno ricevuto il pagamento del bonus 150 euro insieme alla mensilità di novembre automaticamente, senza aver presentato alcuna domanda.

L’Inps specifica che “i beneficiari del pagamento sono informati attraverso il cedolino di pensione sul quale è riportata è presente la voce Ind. Una tantum D.L. Aiuti ter”. Per accedere al cedolino della pensione per verificare l’avvenuta ricezione del bonus 150 euro si può usare il servizio dedicato disponibile sul portale dell’Inps. Per accedere, è necessario effettuare la verifica dell’identità tramite Spid, carta d’identità elettronica, carta nazionale dei servizi o PIN rilasciato dall’Istituto.

Altre cose da sapere 

Il bonus 150 euro viene erogato dall’INPS a pensionati e pensionate in seguito alle verifiche delle soglie reddituali effettuate sui seguenti dati: redditi da Certificazioni Uniche 2022 emesse dall’Istituto; redditi da flussi UniEmens; redditi derivanti da rapporti di collaborazione soggetti all’iscrizione in Gestione separata.

Poi ancora: redditi dichiarati dai pensionati per l’anno 2021 noti all’Istituto ai fini delle verifiche del diritto e della misura delle prestazioni collegate al reddito in godimento; assegni straordinari del credito, credito cooperativo e Poste italiane soggetti a tassazione separata considerando l’importo lordo da assoggettare a tassazione separata derivante dai trattamenti stessi. Sulle modalità di erogazione del bonus 150 euro, l’INPS non ha ancora fornito una circolare ad hoc, ma la nuova indennità nasce come una replica della prima e quindi è verosimile pensare che ci sia anche una replica delle procedure indicate nella circolare numero 73 del 2022.

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