Home » News Roma » Arrestato Roberto Spada: violata la sorveglianza speciale, era a Civitavecchia con la compagna

Arrestato Roberto Spada: violata la sorveglianza speciale, era a Civitavecchia con la compagna

Pubblicato il
Roberto Spada, esponente del clan omonimo, condannato in via definitiva dai giudici della quinta sezione penale della Cassazione

Tristemente noto per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi per la quale è stato condannato a sei anni di reclusione in via definitiva, il noto esponente dell’omologo clan, Roberto Spada, ha violato la sorveglianza speciale nella giornata di ieri. La misura di prevenzione gli era stata inflitta poche settimane dopo la sua scarcerazione nel settembre 2022 e prevedeva l’obbligo di firma due volte al giorno e il divieto di lasciare il comune di Roma.

Roberto Spada cerca casa in affitto a Ostia, l’annuncio su Facebook: ‘Senza busta paga’

Spada era a Civitavecchia, violato l’obbligo di dimora

I carabinieri di Civitavecchia lo hanno fermato a bordo di un’automobile insieme alla compagna martedì 4 luglio. La misura di prevenzione gli era stata inflitta a causa della sua pericolosità sociale, dati i reati pregressi. Per questo i giudici gli hanno applicato le restrizioni in oggetto per la durata di tre anni. Pare che il 47enne avesse pianificato una gita fuori porta insieme alla compagna che si trovava alla guida in quanto al momento è sprovvisto di patente. Trasferito in carcere, oggi dovrà peraltro affrontare il processo in Cassazione di fronte alla Quinta Sezione Penale durante la quale si discuteranno le accuse rispetto all’omicidio, commesso nel 2011, di due esponenti di un clan rivale.

Ostia, in corso lo sgombero della casa di Roberto Spada: la occupava abusivamente

Stamane udienza al Palazzaccio per l’omicidio di Baficchio e Sorcanera

Puta caso, proprio in questo momento, si sta svolgendo un’udienza in Cassazione relativa al processo per duplice omicidio di Giovanni Galleoni detto Baficchio e di Francesco Antonini detto Sorcanera commesso ad Ostia nel novembre 2011. A settembre scorso i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma lo avevano assolto dalle accuse, condannandolo però a dieci anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il Pubblico Ministero aveva chiesto l’ergastolo.

Impostazioni privacy