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Bimbo di 2 mesi morto a Roma, è stato maltrattato: i risultati dell’autopsia

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Neonato

L’esame autoptico sul corpicino del neonato di neanche due mesi, arrivato in eliambulanza da Foggia al Gemelli, dove è morto, forniscono agli inquirenti ulteriori dettagli sul decesso del piccino. La perizia medico legale, disposta dalla Procura ha evidenziato traumi da scuotimento, come riporta La Repubblica. Come a dire che il bambino è stato maltrattato. E se la mamma del piccolo è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo, di fronte ai risultati dell’autopsia, il capo di imputazione potrebbe cambiare…aggravarsi.

L’autopsia ha rilevato traumi cerebrali

L‘autopsia ha rilevato trami cerebrali, riscontrati già dai medici del presidio ospedaliero pugliese che, constata la gravità delle condizioni del bambino, hanno attivato immediatamente l’elisoccorso per il trasporto nel nosocomio capitolino. Purtroppo, però quando il neonato è arrivato a Roma era già troppo tardi. Ad aprire un fascicolo di indagine, ora, non è stata solo la Procura romana, dove il decesso è avvenuto, ma anche quella di Foggia. In entrambi i casi gli inquirenti vogliono valutare con attenzione l’esistenza di eventuali  responsabilità nei confronti della mamma.

Il legale della mamma ha parlato di caduta accidentale 

Il legale della donna avrebbe raccontato agli inquirenti che il piccolo è caduto inavvertitamente dal passeggino, ma questa versione va in contrasto con quanto detto dalla mamma nel momento in cui si è rivolta al pronto soccorso. Non resta che aspettare di vedere a quali conclusioni arriveranno i sostituti procuratori che stanno coordinando le indagini, una volta che verrà depositata la perizia del medico legale che ha svolto l’esame autoptico. Sulla base dei risultati di questa indagine, che potrebbe confermare la caduta accidentale o stabilire che la morte del bimbo sia sopraggiunta a causa della cosiddetta ‘sindrome da scuotimento’, verrà, probabilmente, stabilito anche il capo di indagine nei confronti della mamma, una 46enne che aveva avuto il suo bambino con fecondazione eterologa.

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