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Covid e personale sanitario no vax, a Roma (col decreto Meloni) verranno reintegrati 40 medici, 50 farmacisti e oltre 1.500 infermieri

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Individuate dall'Oms tre fasce di rischio che devono rispettare precise regole rispetto ai vaccini contro il Covid. Le nuove linee guida.

Oltre alla norma per la regolamentazione dei rave party, uno dei primi decreti-legge del nuovo governo di centro destra trainato da Giorgia Meloni riguarda il reintegro sul posto di lavoro del personale sanitario che non si è vaccinato. Questi i numeri dei professionisti della sanità della Regione Lazio che a partire dallo scorso primo novembre sono stati reintegrati sul posto di lavoro: oltre 1.500 infermieri, meno di 80 medici e circa una cinquantina di farmacisti. 

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Quanti sono i medici no vax che verranno reintegrati? 

Per quel che riguarda i medici no vax la percentuale di coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione obbligatoria appare alquanto irrisoria. Numeri alla mano, se ne contano 40 su Roma e 76 nella regione Lazio a fronte di, rispettivamente, 47mila e 60mila iscritti. Come spiega al Corriere della Sera il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Roma, Antonio Magi: ‘Siamo intoro allo 0,15% per loro il reintegro è automatico. L’ordine deve solo comunicare il decadimento della legge che ne aveva decretato la sospensione perché non vaccinati contro il covid’. 

I farmacisti ed infermieri

Per quel che riguarda invece i farmacisti, la media di coloro che avevano deciso di non vaccinarsi è minore dell’1%. Stando ad i dati forniti dai presidenti di Federfarma di Roma e del Lazio, su 6.527 iscritti i professionisti che verranno reintegrati sul posto di lavoro sono appena 54. Diverso invece il discorso degli infermieri. Sono loro, infatti, a costituire la fetta più ampia di lavoratori che potranno tornare ad esercitare la professione anche non essendosi vaccinati. Sono oltre 1.550 gli infermieri, tra pensionati e liberi professionisti, che verranno reintegrati, per loro l’ordine delle professioni infermieristiche di Roma, Opi, ha già fatto partire le lettere e le relative comunicazioni. 

 

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